Periferie, condivisione coi municipi, razionalizzazione: gli obiettivi del Piano triennale delle Opere Pubbliche approvato oggi dalla Giunta
Ed è arrivato anche il nuovo piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019, approvato questa mattina dalla Giunta milanese. Un piano da 2 miliardi e 394 milioni di euro, a partire da 800 milioni (799 per la precisione) sul 2017, rispetto ai quali, in base alle risorse effettivamente impiegate negli ultimi anni, l'amministrazione punta a un budget da tradurre in cantieri per circa 200 milioni. Già perché quante saranno le risorse disponibililo dirà poi l'assessore al Bilancio Roberto Tasca, verso metà novembre. Ma andiamo con ordine. "Abbiamo lavorato - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti - seguendo tre elementi chiave: dare priorità assoluta alle periferie, condividere il più possibile le scelte delle opere da realizzare con Municipi e Consiglio, tendere ad una maggiore concretezza, con l'obiettivo di razionalizzare l'uso delle risorse per evitare inutili sprechi". |
“L’approvazione di oggi rappresenta solo il primo passo - riprende Rabaiotti - Dobbiamo asciugare e selezionare, fermi restando l’adempimento degli oneri manutentivi, soprattutto relativi a scuole cui è dedicata la fetta più ampia di fondi previsti, quasi 200 milioni, strade e case, e il mantenimento di alcuni impegni già presi. Il nostro sarà un percorso collegiale e partecipato, in cui tutti gli attori saranno chiamati all’individuazione responsabile delle reali priorità di Milano”.
La stima dei costi del programma triennale adottato dalla Giunta è complessivamente di 2.394.702.007,72 (in linea con la pianificazione dell’anno scorso), così divisi per annualità: 799.020.697,95 per il 2017, 615.808.024 per il 2018, 979.873.285,77 per il 2019. Lo schema del Pto e quello riferito alla prima annualità, 2017, verranno pubblicati per 60 giorni sull’Albo Pretorio e sul sito Internet del Comune di Milano.