Dai bambini agli anziani, nelle Zone 4 e 9 partono due progetti per rafforzare il tessuto sociale dei quartieri

Nel dettaglio, le iniziative volute dall'Assessorato alla coesione sociale guidato da Marco Granelli sono in primo luogo la prevenzione e la gestione dei conflitti, da una parte, e l'informazione sulle tutte quelle attività, già svolte da cooperative e associazioni, che possono andare incontro alle esigenze dei cittadini.
Non semplici reti di associazioni, però, ma luoghi fisici che potranno fare da punto di riferimento nei quartieri. A Niguarda gli operatori saranno presenti in uno sportello apposito nell'ex scuola di via Ciriè, che già da molti anni ospita il centro di aggregazione giovanile. Qui potranno rivolgersi i cittadini per chiedere supporto nella “gestione dei conflitti”, a partire da quelli di caseggiato, ma anche per segnalare le necessità della zona, o per chiedere l'intervento dei “custodi sociali” nei condomini. Allo stesso tempo i cittadini potranno ricevere informazioni sui servizi offerti dai diversi enti, a partire dal doposcuola o da quelli di sostegno agli anziani.
“Non si tratta di fare interventi a spot - spiega Chiara Ginanni, responsabile del progetto per il Consorzio Farsi prossimo, che tra Bicocca e Niguarda fa da capofila per le iniziative del progetto denominato “NiguardaNoi”, coinvolgendo anche il Consorzio Abitare, i centri di aggregazione già presenti in via Ciriè, la Fondazione don Gnocchi di via Girola, il Centro italiano di promozionje della Mediazione, insieme a diversi altri soggetti – ma di mettere in rete quello che già c'è per orientare le richieste dei cittadini”. Inoltre, “non replicheremo solamente quello che già facciamo, ma ci saranno operatori sociali specificamente impegnati nel progetto, ad esempio negli orari di apertura degli sportelli”, gli fa eco Paolo Larghi, responsabile per l'associazione La strada, che è capofila del progetto in via Salomone, Zona 4. Anche qui la principale novità sarà avere un luogo fisico di riferimento, che sarà proprio nello spazio polifunzionale assegnato da Aler e Comune al civico 32 delle “case bianche”, dei cui problemi abbiamo parlato recentemente.
Tra le altre attività già in programma, oltre agli sportelli informativi e alla gestione dei conflitti, sia a Niguarda che in via Salomone sono stati pensate iniziative di animazione per famiglie e bambini, in particolare nei mesi estivi, e, in via Salomone, sportelli di accompagnamento e orientamento al lavoro.
Progetti, quelli che abbiamo descritto, che non sono certo nuovi nei quartieri, ma che, naturalmente, è sempre importante sostenere in modo continuativo, sapendo che i risultati che si potranno raccogliere nel lungo periodo. “Niguarda è una zona ricca quanto ad associazionismo e volontariato, ma spesso il problema è proprio la sovrapposizione, o tra le diverse iniziative, o la loro eccessiva frammentarietà. Il primo passo è quindi trovare un raccordo tra le associazioni”, spiega Chiara Ginanni, con Paolo Larghi che è sulla stessa lunghezza d'onda.
Insomma, l'obiettivo è arrivare ai cittadini con una voce sola, in modo da rendere più conosciute le diverse attività sul territorio, ma anche stimolare la partecipazione dei cittadini, con l'obiettivo di favorire la nascita anche di iniziative autonome, commenta ancora Larghi.
In via Ciriè, a Niguarda, lo sportello ai cittadini aprirà nelle prossime settimane, mentre le iniziative di animazione partiranno nei mesi estivi. In Zona 4, invece, il progetto verrà presentato il prossimo lunedì 23 aprile alle 18,30 in un incontro pubblico nella sala della parrocchia San Galdino di via Salomone 23, proprio di fronte alle “case bianche”.
C.Urbano