Il Rapporto Caritas sulla povertà parla di un 41% che non è riuscito a ripartire dopo la pandemia
Per alcuni (molti, troppi) la pandemia è tutt’altro che finita: nei suoi effetti, se non altro, per i quali non esiste vaccino. La povertà, già ampiamente presente sul territorio anche se spesso invisibile, è aumentata in seguito alla crisi dovuta al Covid, e nel 2020 ha fatto crescere di numero le persone che nel territorio della Diocesi di Milano hanno chiesto aiuto alla Caritas per fare la spesa, pagare le bollette di luce e gas, l'affitto o la rata del mutuo. Di queste, quattro su dieci non si sono ancora risollevate come ha rivelato l'ultimo Rapporto sulla povertà realizzato dall'Osservatorio della Caritas Ambrosiana su un campione di utenti dei centri di ascolto (per l’esattezza, 106 centri di ascolto e 3 servizi diocesani - SAM, SILOE e SAI - che hanno incontrato 12.461 persone). |
Analizzando il dato relativo ai bisogni distinto in base al genere, emerge che:
• il reddito, sia tra gli uomini sia tra le donne, rappresenta il bi-sogno principale, ma il peso di questo indicatore all’interno dei due gruppi è diverso: infatti, tra le donne, la voce reddito riguarda il 71,9% dei casi, contro il 64,4% tra gli uomini;
• il peso dei problemi occupazionali è, invece, sentito in misura pressoché uguale fra i due gruppi: riguarda il 44,4% delle donne, contro il 43,7% degli uomini;
• i problemi abitativi sono più sentiti tra gli uomini: il 19,6%, infatti, presenta questo bisogno, a fronte del 10,1% tra le donne;
• anche l’incidenza delle problematiche legate all’immigrazione è molto più alta tra gli uomini: 9,7% contro il 6,1% tra le donne; in valori assoluti, con 400 casi, gli uomini extracomunitari regolari rappresentano il gruppo più numeroso tra coloro che hanno presentato questo tipo di bisogni;
• le problematiche familiari incidono maggiormente tra le donne (9,3% contro il 5,5% tra gli uomini) e, in particolare, tra le donne italiane (14,3%). A conferma del fatto che si tratta di bisogni che vengono presentati principalmente dai nostri connazionali, il secondo gruppo all’interno del quale questa voce incide di più è rappresentato dai maschi italiani (9,2%);
• infine, le problematiche legate alla presenza di malattia e la condizione di senza dimora appartengono prevalentemente alla sfera maschile: l’incidenza di persone che denunciano problemi di salute è del 7,8% tra i maschi e scende al 4,3% tra le donne; le persone senza dimora rappresentano il 12,7% tra gli uomini e solo l’1,3% tra le donne.
In generale si osserva che mentre tra le donne la povertà è più concentrata intorno a poche voci (principalmente reddito e lavoro), tra gli uomini il quadro dei bisogni è più articolato e comprende, oltre alle problematiche di reddito e lavoro, anche la questione abitativa, le problematiche legate all’immigrazione, la condizione di senza dimora e le problematiche legate alle condizioni di salute.
"Il rapporto mette in luce come vada assolutamente riformato il sistema degli aiuti pubblici: dagli ammortizzatori sociali al Reddito di cittadinanza", ha osservato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. Nel 2020 sono state 12.461 le persone che si sono rivolte ai servizi di Caritas Ambrosiana. Solo negli ultimi tre mesi dello scorso anno, all'interno del campione preso in considerazione, sono state 1.625 le persone che non erano mai state incontrare prima. Hanno chiesto aiuto alla Caritas Ambrosiana per lo più le donne (56,1%), gli stranieri (57,7%).
QUI è possibile consultare il Rapporto Caritas completo.