Il Comune batte cassa: tra uffici e negozi, sono oltre 400 ad occupare immobili demaniali senza pagare l’affitto

Oltre a recuperare il tempo-e soprattutto l’introito-perduto, il Comune vuole intraprendere un percorso di valorizzazione degli spazi più prestigiosi della città, dislocando, dove possibile, anche gli uffici destinati alla pubblica amministrazione dalle zone centrali a zone più periferiche, in modo da aprire nuovi bandi e riassegnarli a prezzi vantaggiosi per le casse comunali. E’ quello che si vuole fare con gli uffici in Galleria Vittorio Emanuele; liberarli per affittarli a privati. Il bando è appena uscito e prevede l’affitto di oltre 800 metri quadri a qualcuno capace di proporre un progetto di valorizzazione anche culturale degli spazi. 420 euro annui a metro quadro, ovvero oltre un milione di rendita in anno. Un bel salto rispetto ai 127 mila incassati fino ad ora. Il Comune ha messo in campo anche un piano per il recupero crediti sugli 800 immobili destinati ad usi diversi gestiti direttamente; l’obiettivo è quello di abbassare la percentuale di morosità dal 4,5% al 2-3% con una strategia che prevede un primo contatto informale con gli assegnatari, seguito dall’invio di avvisi formali, fino all’ingiunzione di pagamento. “Se la morosità sussiste, si procede con lo sfratto e con la messa a reddito del bene”- assicura l’Amministrazione. La gestione Aler invece, come già evidenziato dai dati sulla morosità nelle case popolari anche in questo caso risulta piuttosto insoddisfacente. Sui circa 1200 immobili riconducibili al patrimonio degli usi diversi del demanio, ben un terzo non paga l’affitto. Ulteriore campanello d’allarme per un’azienda che ha molto da migliorare se vuole vedersi riassegnare la gestione del patrimonio edilizio del Comune dopo la proroga di un anno ricevuta in extremis a fine novembre “con l’obiettivo di dare un nuovo input migliorativo”.
Giulia Cusumano