Le scuole cadono a pezzi, Simini punta il dito sulle giunte degli ultimi quarant’anni. Comprese le ultime tre?

Sono i consiglieri comunali Marco Cormio (Pd) e Patrizia Quartieri (Prc) a tornare in maniera decisa sull’argomento, denunciando ritardi e inefficienze nella gestione degli interventi e ancor più l’atteggiamento di totale indifferenza verso le istanze dei cittadini e le proposte dell’opposizione.
Lungo l’elenco delle questioni in sospeso.vDai lavori alla scuola elementare di via Ariberto, sollecitati infinite volte da genitori e dirigenti scolastici, e di cui solo ora –grazie all’attenzione degli organi d’informazione,
Dalla chiusura della materna di via Martinetti nel 2007 per motivi di carattere igienico sanitario cui non è ancora seguito un progetto elaborato di ristrutturazione, alla materna di via Del Volga, chiusa anche questa dal 2007 per la presenza di amianto nell’edificio.
E poi l’inagibilità dell’ultimo piano dell’elementare di via Russo, le infiltrazioni d’acqua nella media di via Pascal e nella materna di via Barabino, le crepe della materna di via Melario, passando per il caso emblematico della media di piazza Axum, demolita dal 2005 e mai più ricostruita, diventata zona di degrado e incuria. Gli studenti della Negri sono stati spostati presso un istituto industriale, dove mancano gli spazi per fare ginnastica e i laboratori.
Ad allarmare ulteriormente l’opposizione sono le modifiche sulle procedure di appalto introdotte dal decreto legge 152/2008: per importi di gara superiori al milione di euro non scatta più l’esclusione automatica delle offerte anomale, cioè quelle che propongono ribassi evidentemente sproporzionati rispetto all’entità dell’intervento richiesto.
Questo non solo comporta l’allungamento dei tempi di aggiudicazione dovuti alle verifiche di congruità, ma rischia di compromettere la qualità dei lavori. D’altra parte bisogna sottolineare come gli investimenti per la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici dal 2001 ad oggi sia quasi dimezzata, passando da 56 milioni a 31,7 per il triennio 2009-2011. Un appalto che, essendo stato aggiudicato con un ribasso d’asta che sfiora il 50%, metterà a disposizione dei tecnici la metà dei fondi stanziati. Tecnici sotto organico oltretutto, denuncia l’opposizione: solo 30 persone per monitorare i lavori di quasi 1500 edifici comunali, di cui più di un terzo sono scuole.
Ma c’è un aspetto forse ancor più sconfortante ed inspiegabile della faccenda: “C'e' disprezzo da parte dell'assessorato all'edilizia scolastica, sia nei confronti dell'opposizione che soprattutto verso i cittadini che segnalano problemi -denuncia Patrizia Quartieri- un disprezzo che si traduce nel non dare risposte. Avevamo proposto un tavolo tecnico, approvato anche in Consiglio, ma dopo la prima convocazione a marzo non ha più avuto seguito. Un paio di settimane fa abbiamo invitato l'assessore Simini all'ultimo incontro del seminario che abbiamo organizzato con i protagonisti della scuola per confrontarci su proposte e possibili soluzioni ai problemi dell'edilizia scolastica, ma non si è presentato. C’è un enorme problema a livello comunicativo".
L’Assessore non tarda a replicare, annunciando importanti stanziamenti al capitolo ‘lavori straordinari’: “Abbiamo destinato 30 milioni di euro per l’impermeabilizzazione delle coperture degli edifici scolastici, cifra che va ad aggiungersi agli 80 milioni di euro stanziati per le scuole di proprietà comunale”.
I fondi dunque ci sono, ma come mai ne servono così tanti?
“Il patrimonio scolastico del Comune è molto datato, se si pensa che l’85% degli edifici ha più di trent’anni di vita e il 25% più di sessanta –precisa l’Assessore Simini-. Dobbiamo recuperare quello che a Milano non è stato fatto per quarant’anni”.
Gli ultimi quindici dei quali, governati ininterrottamente dal centrodestra.
Giulia Cusumano