Inviti a non fumare nelle aree gioco di 70 parchi milanesi, in attesa del divieto vero e proprio

Come infatti hanno dimostrato ricerche recenti, ad esempio quella condotta da Chiamamilano e Istituto Nazionale dei Tumori nell'ambito del progetto "La scuola della salute" , l'incidenza del fumo passivo sulla salute di chi lo respira è tutt'altro che trascurabile come si potrebbe pensare, perchè le polveri sottili generate dalla combustione di carta e tabacco,
Ora finalmente si è passati all’azione, con la posa di cartelli che contengono, per così dire, un suggerimento (o meglio, una richiesta di cortesia) nelle aree gioco di 70 parchi milanesi: "Questo è uno spazio dei bimbi! Vi invitiamo a non fumare (Grazie)". Una richiesta di tutela nei confronti dell’infanzia che ha precedenti illustri all’estero: a New York, poco più di un anno fa, è entrato in vigore lo “Smoke Free Air Act”, che prevede il divieto di fumo nei parchi e in alcune zone tipo Times Square. Qui da noi si parte dalle aree gioco riservate ai piccoli nelle aree verdi cittadine: otto, inizialmente, Monte Merlo e Bar Bianco ai Giardini Montanelli (Zona 1), via Boves (Zona 3), via Gonzales Nervesa (Zona 4), parco Baravalle (Zona 5), via Cascina Bianca (Zona 6), via degli Ulivi (Zona 7) e parco Pallavicino (Zona 8), divenute poi 70 per un totale di 490 cartelli, con l’eccezione di una sola zona, la 9, che dovrebbe essere coperta nel corso delle prossime settimane. Questi appelli al buon senso dei frequentatori dei parchi dovrebbero poi diventare dei veri e propri divieti: teoricamente tra settembre e ottobre, la proposta sarà inserita prima nel documento di programmazione delle politiche sociali e poi approvata nella relativa delibera. Un provvedimento che può sembrare di piccola portata ma che contiene un messaggio ben preciso rivolto a tutta la cittadinanza: è necessario difendere la salute dei più piccoli e garantirgli ove possibile un ambiente sano in cui giocare e crescere, a maggior ragione quando si parla di luoghi pubblici. Purtroppo c’è anche chi sembra non pensarla così: il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Carlo Masseroli, ad esempio, non crede che “quella di chi fuma, soprattutto in un parco, sia una di quelle libertà che lede quella altrui, forse stanno associando la cosa agli incendi”. Un commento di rara pertinenza, insomma, accompagnato come spesso è costume, dall’accusa che “questa è solo una delle tante partite che questa amministrazione sta facendo per distogliere l'attenzione da temi più drammatici amministrativi come quello del bilancio in difficoltà e delle metropolitane che forse non riescono più a fare”. Miopia di tanti a parte, non è che un passo in più verso il rispetto e la tutela del diritto alla salute, soprattutto dell’infanzia, istanze che peraltro sono già state considerate fattivamente in altre città italiane con piani analoghi (da B