Procede il percorso partecipativo, in Sala Alessi presentato il documento con le controdeduzioni
Scorre lento ma procede, il percorso partecipativo che ha l’ambizione di rendere il progetto sui Navigli l’esito di un pensiero condiviso. Il progetto, ne abbiamo parlato più volte, è complesso e lo è altrettanto mettere insieme i tanti punti di vista e le istanze che gli danno vita, quelle tecniche, quelle filosofiche, le idee dei residenti che dal progetto sono toccati ancor più da vicino. L’ultimo passo è stato fatto questa settimana, durante un evento a cui hanno preso parte il Sindaco Giuseppe Sala, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini, il coordinatore del Comitato scientifico Navigli Antonello Boatti e i tecnici di MM, moderati dal coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon. |
Gli argomenti sono divisi in 16 aree tematiche: gli obiettivi e le finalità del progetto, la ciclabilità, il futuro della linea 94, la navigabilità e gli usi alternativi del Naviglio, il livello dell’acqua rispetto al piano stradale, il sistema delle acque, le pompe di calore, la biodiversità, il verde, l’effetto movida e la gestione del Naviglio, i materiali costruttivi, il tratto via Melchiorre Gioia, il tratto via Francesco Sforza, la viabilità Vetra, De Amicis, il tratto di Conca di Viarenna e infine una serie di quesiti singoli.
“Abbiamo impiegato tutto il tempo necessario a elaborare un’approfondita replica tecnica alle osservazioni avanzate dai cittadini – ha spiegato Lorenzo Lipparini (assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data) – e abbiamo dato una risposta a tutte. Il percorso partecipativo ha consentito di dettagliare e migliorare il progetto e ci ha fatto comprendere la necessità di procedere da subito allo studio e alla progettazione della riattivazione integrale e navigabile del sistema dei navigli. In particolare abbiamo predisposto il recupero di tutto il fabbisogno di parcheggi per i residenti su via Melchiorre Gioia, approfondito un accesso più semplice per il Policlinico e dettagliato gli interventi di tutela e miglioramento del verde. Il dibattito pubblico è servito per affinare le soluzioni studiate per la navigabilità dell’infrastruttura e confermare la volontà di valorizzare tutti gli elementi di rilevanza storica e paesaggistica presenti lungo la cerchia dei Navigli tra cui, per esempio, le chiuse leonardesche. Raccogliamo in pieno le richieste per la gestione e la prevenzione dei problemi legati alla movida e sull’opportunità di un piano di coordinamento e di governance delle acque superficiali. Il progetto Navigli si arricchisce quindi di nuova conoscenza e consapevolezza e potrà proseguire con una progettazione di dettaglio che tenga conto delle istanze della città".