A che punto è il progetto dopo gli incontri degli ultimi giorni
Sebbene con l’arrivo dell’autunno si sia chiusa la procedura del Dibattito Pubblico, la riapertura dei Navigli coperti rimane un tema piuttosto attuale. Numerosi sono stati, d’altra parte, gli incontri organizzati negli ultimi mesi dal Comune di Milano, non ultimi l’evento del 22 novembre “L’oro liquido”, sulla valorizzazione delle antiche vie d’acqua milanesi, e quello del 28 novembre. Se, nel primo, il tema è stato il retroscena di un’opera di sensibilizzazione generale, il secondo potrebbe avere un importanza fondamentale per l’attuazione del progetto. In questa occasione infatti l’associazione Riaprire i Navigli, in collaborazione con Fondazione Cariplo ed il Comune, ha presentato una nuova stima del rapporto-costi benefici derivati dalla riapertura. |
La stima dell’associazione guidata dall’urbanista Roberto Biscardini supera circa del 17% quelle messe in campo durante il Dibattito. Da una parte, questo potrebbe essere attribuito agli entusiasmi nutriti dal gruppo per il progetto: Riaprire i Navigli è difatti stata uno degli attori principali nel tenere vivo l’interesse sulla vicenda negli ultimi mesi. La maggiore precisione dell’analisi tuttavia potrebbe essere dovuta anche ai risultati delle consultazioni estive. Certamente il quadro oggi è più ampio, anche grazie ai numerosi documenti consegnati al mediatore del Dibattito Andrea Pillon.
Se non direttamente dei progetti, le nuove considerazioni si sono nutrite dei dubbi espressi dai cittadini durante l’estate. La nuova stima quindi, oltre che una conferma della fattibilità della riapertura, potrebbe fungere da risposta a tali perplessità. “Il progetto avrà un impatto di sistema sia per i benefici generati che per l’economia della città” ha commentato a riguardo l’assessore alla partecipazione Lorenzo Lipparini.
Dunque, sono stati nuovamente descritti i vantaggi ambientali, economici e di viabilità, apportati dall’ambiziosa operazione idraulica. Questa volta però si è messo il focus anche su un altro aspetto, tutt’altro che secondario: la creazione di nuovi posti di lavoro negli ambiti della realizzazione e della gestione dell’apertura, un tema che ha sicuramente contribuito a volgere in positivo la bilancia dei conti, ma varrà anche per quella dell’opinione pubblica?
In dirittura d’arrivo pare inoltre un altro tema scottante: le soluzioni riguardanti i finanziamenti. Secondo Biscardini il sistema italiano è ancora immaturo per adempiere ad un investimento totalmente filantropico e privato. Nonostante ciò, è possibile ipotizzare una partnership tra privato e pubblico. Questo approccio potrebbe rivelarsi utile nel coinvolgimento di numerosi attori di spicco nel panorama cittadino; di conseguenza, sarebbe utile per spostare significativamente l’ago dei consensi.
Tali aspetti restano ancora in discussione. È tuttavia innegabile che, considerati gli avanzamenti positivi del Dibattito, presto ne sentiremo parlare di nuovo e più concretamente. D’altra parte, nemmeno le papabili Olimpiadi che potrebbero coinvolgere Milano, adombreranno il progetto della riapertura, secondo l’assessore Lipparini. “I tempi non sono assolutamente incompatibili. Anzi sarà un modo per presentare la città con nuovo volto”.
Giorgia Colucci