In quarantamila non festeggeranno per diversa fede religiosa, ma molti anche per la crisi

Alla faccia della spesa milionaria per le discusse luminarie natalizie, ogni milanese spenderà in media 290 euro per i regali di Natale, un trend più o meno condiviso su tutto il territorio nazionale dato che, interrogati sui riflessi della crisi sul Natale, circa sette italiani su dieci vivranno le feste in tono minore rispetto al passato, pur nel rispetto della tradizione:
Tra le tradizioni natalizie, se potesse, un italiano su otto circa non rinuncerebbe a nessuna ma se proprio bisogna scegliere il 33,6% non farebbe a meno del cenone della Vigilia: solo a Milano vince il pranzo sulla cena, per oltre due milanesi su cinque è l’appuntamento da non mancare.
Leggermente più alta a Milano la spesa pro-capite per i regali, 290 appunto, rispetto ai 284 della media nazionale, anche se il dono più richiesto è la salute per un italiano su due. Negli ultimi giorni, quando la data si avvicina, a Milano si spendono circa 1,8 miliardi di euro, pari al 13% dell’esborso totale dedicato alle festività natalizie: milanesi previdenti dunque, che agli acquisti dell’ultimo minuto, il 24, riservano solo lo 0,4% del totale, dato che a livello nazionale è attestato sull’1,7%.
Paradossalmente un buon periodo per guadagnare qualche soldo: sotto Natale aumenta il numero delle rischieste di lavoro: 2.580 a Milano per il Natale 2010. Si trovano lavori a tempo in ristoranti e servizi turistici (1.370), nei negozi (610), attività di trasporto e consegne (360) e produzione di articoli da regalo (240).
Circa quarantamila invece i milanesi che non festeggeranno in quanto appartenenti a diversa fede religiosa, meno della metà che a Roma dove a non festeggiare saranno in centomila.
A.P.