Il Piccolo Teatro ospita il bellissimo spettacolo di Renato Sarti con Giulia Lazzarini

Sette giorni di replica per lo spettacolo diretto da Renato Sarti e interpretato da Giulia Lazzarini, che veste i panni di un’infermiera che ha attraversato tre decenni di manicomio, il prima e il dopo Basaglia, come recita il sottotitolo, e quindi il passaggio, con la legge 180, dalla cura come custodia e repressione alla cura come ascolto, confronto.
Racconta Renato Sarti: “Nel 1972 avevo appena incominciato a recitare in un piccolo gruppo teatrale a Trieste e la direzione dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale ci concesse l’uso del teatrino situato nel comprensorio manicomiale a condizione che, durante le prove e gli spettacoli, fosse consentito l’accesso agli utenti. Durante le prove, nel teatro entravano spesso persone ricoverate. Fra queste c’era Brunetta, una ragazza lobotomizzata, che aveva marchiata sul suo volto tutta la violenza di cui le istituzioni sono capaci: pochi denti, occhi infossati, cicatrici. Insieme a una parte del cervello le avevano tolto anche la capacità di camminare diritta e l’uso della parola. Ciondolava in avanti, braccia a penzoloni, si esprimeva a mugugni, come una scimmietta. Si sedeva con noi e chiedeva solo quello che per anni le era stato negato: comprensione, rispetto, dolcezza. Ogni gesto di affetto lo ricambiava con un sorriso, seppur sdentato, meraviglioso. Nel 1974 sono venuto a Milano a fare teatro. Brunetta non c’è più da parecchi anni, ma i suoi sguardi e la sua storia fanno indelebilmente parte della mia”.
Uno spettacolo capace di coinvolgere lo spettatore e farlo “vedere”, attraverso le parole pronunciate da un’attrice straordinaria. Soprattutto uno spettacolo importante in un contesto come quello sociale in cui viviamo oggi in cui “la spinta di quegli anni si è affievolita e rischia di finire inghiottita dall’indifferenza che - in un brusio inquietante di antenne e motori - sempre più ci avvolge e ottunde”.
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A.Pozzi