Il Comune si autotutela e abbandona il progetto: la palla passa alla giunta che verrà
Milano dovrà aspettare ancora: la lunga e travagliata strada per poter costruire una moschea in città non si è ancora conclusa ed è arrivata all'ennesimo intoppo. Dopo il bando per la costruzione di luoghi di culto e relative polemiche, dopo le questioni legate alla legge regionale anti-moschee parzialmente bocciata dalla Corte Costituzionale, "Dai controlli è emersa la difformità tra il contenuto delle dichiarazioni rilasciate dal legale rappresentante di ente partecipante per il lotto 2 Sant'Elia (Palasharp)" comunica il Comune, manifestando l'interesse a "conseguire tutte le informazioni utili per l'eventuale procedura di annullamento dell'assegnazione temporanea allo scopo di assegnare il lotto 2 Sant'Elia a soggetto in possesso di tutti i requisiti richiesti proseguendo la propria azione amministrativa in osservanza della normativa vigente". |
“Al di là delle polemiche di queste settimane – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – c’è un fatto ineludibile. Per una questione di rispetto delle regole il Comune attualmente non è in grado di provvedere né all’assegnazione dell’immobile di via Esterle né all'assegnazione delle area di via Sant'Elia e via Marignano. Personalmente sono dispiaciuto della cosa perché ritengo il progetto presentato dall’Associazione Islamica di Milano serio, innovativo e molto bello. Scaduti i termini della procedura di autotutela l’Amministrazione comunale potrà procedere all'assegnazione. Come poi ripetuto in questi giorni diverse volte l'assegnazione, a causa delle scelte di Regione Lombardia, non sarà sufficiente. Il Consiglio comunale dovrà infatti licenziare un ‘piano’ finalizzato alla identificazione delle aree idonee alla realizzazione di luoghi di culto"
Secondo l'assessore Majorino, la Regione ha grosse responsabilità nell'andamento della cosa: "Abbiamo visto una Regione totalmente e follemente ostile nel garantire il diritto di culto" analizza, "un nostro tentativo che imposta correttamente il percorso, ma che non arriva ad ottenere il risultato desiderato nei tempi prospettati; un mondo musulmano che al suo interno appare molto diviso".
Si va avanti comunque, mentre della questione moschea si occuperà, ormai è chiaro, la prossima giunta: infatti l’Associazione Islamica di Milano avrà tempo 60 giorni dall’avviso dell’avvio della procedura (avvenuto il 4 aprile scorso) per consegnare all’amministrazione le proprie memorie e per fare accesso agli atti, mentre il Comune avrà 90 giorni per concludere la procedura di autotutela.