Dopo i dubbi degli scorsi giorni il vertice con il ministro delle Infrastrutture decide: cantieri durante l'Expo

Sfumata la possibilità di un'apertura mignon dall'aeroporto all'inizio di viale Forlanini per l'avvio di Expo e dopo l'allarme diffusosi ai primi di agosto dovuto al mancato "closing finanziario" con le banche da parte delle imprese appaltatrici, negli scorsi giorni si era addirittura temuto il peggio ed era iniziata a circolare l'ipotesi -diffusa anche in alcuni settori della maggioranza- di una rinuncia definitiva all'opera.
I ritardi accumulati negli ultimi due anni -dovuti soprattutto ai ricorsi delle imprese escluse dagli appalti- hanno di fatto concentrato la fase calda dei lavori nel periodo di Expo, tanto da far ipotizzare un rinvio dei lavori ad Esposizione universale conclusa. Ipotesi però difficilmente percorribile dato che avrebbe comportato il pagamento di penali da parte del Comune e la perdita di 172 milioni di euro finanziamenti statali.
Un nodo assai intricato tanto che alcuni analisti finanziari non includevano, almeno fino ad un paio di giorni fa, i lavori per la MM4 nelle stime di crescita 2014-2016 per le due imprese coinvolte: Astaldi e Salini Impregilo.
Ma sotto la preoccupazione di non turbare con i cantieri della quarta linea del metro la serenità dei visitatori attesi per Expo ci sarebbero timori assai ben più concreti; del resto rimarranno aperti i cantieri per le cinque fermate dell'ultima tratta della linea cinque che non saranno aperti per la primavera del prossimo anno. Le preoccupazioni del Comune riguardano in realtà i futuri costi di esercizio della MM4: 70 milioni di euro all'anno per i prossimi 25 anni che l'amministrazione cittadina dovrebbe versare come concessione. Un fardello pressantissimo per le esangui casse di Palazzo Marino e che potrebbe imporre un'ulteriore aumento delle tariffe del trasporto pubblico; un'opzione rischiosissima politicamente con l'approssimarsi della campagna elettorale del 2016.
Beniamino Piantieri