Tre gestori al posto dell'operatore unico, priorità ai Consigli di Zona e una banca dati accessibile a tutti
Scade l'appalto per la gestione dei servizi del verde comunale, ed è l'occasione per varie novità: l’Amministrazione ha approvato le nuove linee guida per il prossimo appalto, che come primo importante cambiamento vedrà allargarsi l'offerta a più soggetti, per instaurare una co-gestione di tre diverse aziende a fronte dell’operatore unico di oggi. La città viene divisa in tre lotti di intervento. Il primo lotto riguarda le zone 1 – 3 – 7, il secondo le zone 4-5-6, il terzo 2-8-9: questa suddivisione consente anche di proseguire il percorso di condivisione degli interventi con le Zone, favorendo il decentramento delle decisioni sulle priorità di intervento (governance centralizzata del contratto e decentramento delle decisioni in merito alla priorità degli interventi di manutenzione straordinaria, con assegnazione e disponibilità di specifico budget alle rispettive Zone di decentramento). |
A proposito del patrimonio arboreo comunale, ecco qualche numero: 225mila alberi e 17 milioni di metri quadrati di verde urbano (tre milioni in più rispetto al 2011), per cui sono stati necessari più di 140mila interventi di manutenzione, oltre 30mila interventi per riparazioni o sostituzioni varie di strutture gioco, attrezzature sportive, panchine e sedute. Questi numeri si riferiscono agli ultimi tre anni della manutenzione del verde pubblico a Milano e della manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle 881 aree gioco, dei 185 playground e delle 344 aree cani cittadine.
“Introduciamo importanti novità - dichiara l’assessora Chiara Bisconti – in linea con le sperimentazioni che abbiamo introdotto in questi anni: cresceranno le piantumazioni perenni di specie autoctone in parchi e aiuole che sempre più sostituiranno le sistemazioni ornamentali. Chiediamo di migliorare la comunicazione al cittadino su tutti gli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Il nuovo gestore si prenderà carico anche delle aree adottate e condivise dai cittadini in costante crescita provvedendo alla sistemazione delle stesse. Infine, altro elemento importante, saranno le zone a decidere autonomamente le priorità degli interventi”. Oltre alla divisione in 3 lotti è prevista l’espansione della banca dati del patrimonio verde milanese, già esistente, per renderla accessibile a tutti i cittadini che potranno così ‘riconoscere’ ogni singolo albero, conoscerne le caratteristiche (specie, dimensioni, periodi di fioritura o di ‘foliage’, età, stato di salute): il riferimento è a strumenti quali la recente applicazione ‘Ghe Pensi Mi’ che consente al cittadino segnalazioni immediate per le attività di manutenzione sul verde. Un'ottimizzazione dunque, non solo per consentire maggiore efficienza ma anche per risparmiare su quelle cose che comportano maggiore esborso da parte del Comune: a questo è relativa soprattutto la sostituzione delle aiuole ornamentali, la cui manutenzione è piuttosto costosa, in favore di soluzioni "perenni" e quindi più facilmente gestibili con meno spesa. Ancora qualche numero per dare la dimensione dell'impegno che comporta la gestione del verde pubblico a Milano: solo nel 2014 sono stati rigenerati 17.040 mq di tappeti erbosi, 33.150 i metri quadrati destinati alla realizzazione di prati fioriti perenni, 16.000 mq è la superficie occupata dalle nuove aiuole fiorite. NOn vanno dimenticatoi gli interventi straordinari: 963 su aree cani (55 esistenti e 12 nuove), aree gioco (105 esistenti e 12 nuove), giardini scolastici (88), impianti di irrigazione (90), oltre a interventi vari di riparazione (259) e riqualificazioni in aree diverse (342). L'obiettivo delle nuove linee guida è più efficienza nella manutenzione e cura di giardini, aiuole, aree riservate a bambini ed animali.