Interessati e coinvolti: per il 54% dei cittadini la sostenibilità non è una moda ma uno stile di vita
È stata presentata presso l’Acquario Civico di Milano la prima edizione di Milano Sostenibile - Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini, alla presenza dell’assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, del vice presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza-Brianza, Simonpaolo Buongiardino e della presidente di Mito, Anna Gastel. Patrocinata da Commissione Europea, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio, Milano Sostenibile - Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini, si spiega in una nota, applica su scala milanese la metodologia di rilevazione utilizzata nelle tre edizioni dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile allo scopo di analizzare l’interesse, la conoscenza, l’atteggiamento e il comportamento dei cittadini rispetto alla sostenibilità. |
Secondo i risultati dell’indagine "la dimestichezza dei milanesi con il 'vocabolario della sostenibilità' conferma Milano come città particolarmente interessata e sensibile ai temi legati alla sostenibilità". Il 37% della popolazione, infatti, sa cosa s’intenda per sostenibilità e saprebbe farne esempi concreti contro il dato nazionale attestato al 27%. Lo stesso dicasi per il livello di conoscenza meno accurato, dove il delta a favore dei milanesi è di 8 punti (43% vs. 35%). Appena il 20% del campione si dichiara totalmente all’oscuro, contro il dato nazionale al 38%. I milanesi prendono sul serio la sostenibilità: infatti il 54% la reputa un tema importante e uno stile di vita che si sta affermando, contro il dato nazionale del 47% rilevato nel marzo scorso. Di conseguenza a Milano risulta inferiore la percentuale di quanti considerano la sostenibilità una moda e un semplice argomento di conversazione (42% vs. 47%), così come quella di chi si rifugia nel “non saprei” (4% vs. 6%). Il 97% dei milanesi concorda nel mettere le energie rinnovabili al primo posto tra le politiche sostenibili da rafforzare, superando di 8 punti il dato nazionale. Tuttavia il consenso raccolto a Milano risulta inferiore a quello su base nazionale su altre possibili voci di politica ambientale e sostenibilità quali l’ulteriore potenziamento dei mezzi pubblici, il sostegno all’agricoltura biologica e la creazione di piste ciclabili.
In generale, i residenti del capoluogo lombardo sono ben informati sulle iniziative in materia di sostenibilità intraprese dal Comune di Milano, con un indice di conoscenza piena del 38% e un 41% di conoscenza media. In particolare, la comunicazione tra amministratori e amministrati appare eccellente quando si parla di mobilità. Otto milanesi su dieci, infatti, sono a conoscenza della creazione di nuove aree verdi e del rafforzamento dei mezzi di trasporto pubblico. Di pochissimo inferiore, inoltre, è la conoscenza relativa all’Area C, all’istituzione di aree pedonali e ai servizi di car e bike sharing. L’apprezzamento della cittadinanza è massimo per il rafforzamento dei mezzi pubblici e la creazione di aree verdi (97%). Seguono, con un indice di gradimento superiore al 90%, l’illuminazione pubblica a LED, la conversione di aree dismesse e gli investimenti in progetti sociali di inclusione.
Nei comportamenti quotidiani, i milanesi osservano con zelo la raccolta differenziata (89%) e poco meno della metà (46%) quando è possibile evita di usare l’auto. Va segnalato, però, che altre pratiche sostenibili quali il consumo di alimenti bio e a km zero sembrano coinvolgere in modo continuativo solo un’esigua minoranza (7%).
La mobilità, intesa sia come mezzi di trasporto sia come fruizione di aree pedonali e aree verdi, detta l’agenda dei servizi pubblici più utilizzati con oltre il 90% di indicazioni, seguita dall’offerta legata alla cultura e all’intrattenimento. La sostenibilità entra anche nella lista della spesa. I milanesi, infatti, si dichiarano disponibili ad acquistare beni sostenibili anche qualora costassero più dei prodotti comuni con pari destinazione d’uso. In particolare, la disponibilità alla spesa è orientata alle lampadine a LED per la casa (67%), agli elettrodomestici a basso consumo (65%) e ai generi alimentari non-OGM (51%), a km zero (41%) e da agricoltura biologica (39%).
Il paniere dei desiderata dei milanesi per il futuro della città è ricco di indicazioni. Su tutto svettano le richieste di investimenti nei servizi di sicurezza e in un miglior collegamento tra centro e periferie, ex-aequo con il 98%, seguite da maggiori agevolazioni e servizi sociali per i cittadini (95%), dalla riconversione degli scali ferroviari dismessi in aree verdi (91%) e dal passaggio alle energie rinnovabili per gli edifici pubblici (91%). Più in basso nei desiderata dei milanesi figurano temi dibattuti come le piste ciclabili (89%), la riapertura dei navigli (80%) e il rilancio dell’edilizia pubblica convenzionata (75%).
Milano è promossa a pieni voti da 3 milanesi su 4. In una scala da 1 a 10, infatti, la soddisfazione per la città raccoglie 8,1 di voto medio. L’aggettivo che riscuote più consensi è “attrattiva” (voto medio 8,9), seguito da innovativa, solidale, digitale e sostenibile, tutti sopra la media del 7,5.