A base un'iniziativa sull'amministrazione trasparente: le iniziative messe in atto dal Comune di Milano
Se ne parla tanto e se ne è parlato in dettaglio ieri pomeriggio a BASE: accessibilità dei dati, amministrazione trasparente, agende pubbliche. L'incontro-dibattito di ieri tra i cittadini e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale era intitolato "Milano in trasparenza: dalla segretezza degli atti alla libertà di accesso", ed è stata anche l'occasione per fare il punto sulle azioni messe in campo dal Comune di Milano per rendere l’amministrazione sempre più trasparente, accessibile, partecipata e vicina ai cittadini. Nel marzo scorso la Giunta comunale milanese ha approvato una delibera che sancisce le linee di indirizzo in materia di Open Government e promozione della partecipazione, e che prevede anche la realizzazione degli obiettivi del terzo Piano di Azione Nazionale per l’attuazione dell’Open Government Partnership, iniziativa internazionale che mira a ottenere impegni concreti dalle Pubbliche Amministrazioni per la promozione della trasparenza, il sostegno alla partecipazione e all’attivismo civico. |
Accessibilità dei dati: l’Amministrazione comunale si impegna a pubblicare sul portale istituzionale contenuti aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori già previsti dal “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017-2019”.
Amministrazione Trasparente: i dati rilasciati all’interno di questa sezione del sito devono essere disponibili in formato aperto per agevolare nuove modalità di consultazione ed elaborazione.
Bilancio Trasparente: sul portale istituzionale è presente una sezione dedicata alla presentazione dei bilanci comunali in forma chiara e comprensibile.
Agenda pubblica degli incontri dei pubblici decisori: l’attività dell’assessore alla Partecipazione, cittadinanza attiva e open data è disponibile sul portale istituzionale anche in formato scaricabile.
Accesso civico: dallo scorso anno è ancora più semplice interrogare il Comune. Dopo aver effettuato la registrazione al portale con Profilo Base attraverso una semplice procedura online e tramite apposito modulo scaricabile e compilabile, è possibile inviare rapidamente e gratuitamente la propria richiesta di accesso agli atti. Inoltre la legge non prevede più, come in passato, che il soggetto richiedente abbia un legittimo interesse. Questo vuol dire che l’Accesso civico generalizzato – che è comunque vincolato alla tutela della riservatezza di eventuali persone esterne al Comune e alla tutela della sicurezza – può essere esercitato da chiunque, italiano o straniero, e non è necessario fornire una motivazione specifica per presentare l’istanza. Da oggi le richieste di accesso civico generalizzato sono visibili e consultabili su un'apposita sezione del portale istituzionale: in dettaglio il registro, che è in costante aggiornamento, contiene al momento 67 richieste pervenute dal 23 dicembre 2016 al 31 agosto 2017 di cui 55 accolte (2 parzialmente), 11 respinte e 1 trasferita. Si va dall’elenco dei cambi di residenza degli italiani all’estero dal 2012 al 2016, al numero di incidenti stradali in via Gozzoli, ai verbali di alcune sedute pubbliche sino al contratto di servizio stipulato con Atm.
Le 11 richieste respinte riguardano 4 istanze per conoscere il contenuto di mail scambiate tra alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale (tale richiesta viola il diritto alla libertà e alla segretezza della corrispondenza), 6 sono risultate non pertinenti ma è stata comunque fornita un’indicazione, mentre la richiesta di ricevere copia digitale delle tracce delle prove d’esame del concorso per bibliotecari del Comune di Milano è stata respinta perché il concorso è stato bandito prima dell’entrata in vigore della norma che ne prevede la pubblicazione.
Sono invece molte di più le richieste di accesso agli atti che, a differenza di quelle di accesso civico generalizzato, possono essere effettuate da chi abbia un interesse diretto, concreto e attuale collegato a una situazione giuridicamente tutelata e connessa al documento oggetto di richiesta di accesso. Da gennaio a settembre 2017 sono state quasi 1.700 e hanno riguardato tutti i settori: il Commercio è quello più interessato con centinaia di richieste per il rilascio delle licenze commerciali, seguito dall'area Servizi al cittadino per tutto ciò che riguarda i procedimenti di natura anagrafica.
L’incontro a Base è stato anche l’occasione per presentare ai cittadini alcuni esempi di design partecipativo promossi dall’assessorato alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data che dimostrano come la collaborazione tra il Comune di Milano e i cittadini possa produrre idee innovative.
Il primo è l’hackathon “Milano@Work”, organizzato dal Politecnico di Milano con il patrocinio del Comune di Milano, che si è svolto lo scorso anno.
L’evento ha visto la partecipazione di 66 giovani, organizzati in undici team, che hanno lavorato incessantemente per 25 ore consecutive con il supporto di mentor professionisti, funzionari della pubblica amministrazione ed esperti tematici, per sviluppare idee innovative, mock up e applicazioni mobili che rappresentino possibili soluzioni alle esigenze dei cittadini utilizzando gli open data messi a disposizione dal Comune di Milano relativi ai cantieri diffusi in città, all’occupazione del suolo pubblico, ai ponteggi, alle autorizzazioni temporanee e alle pratiche edilizie, oltre che i dati raccolti da terze parti in formato aperto disponibili a livello comunale.
Il secondo evento, “R-Lab”, si è svolto nel mese di maggio e ha visto gli appassionati di R, software open source di analisi statistica, cimentarsi nella sfida di realizzare in una sola giornata di lavoro collettivo una visualizzazione interattiva dei dati del bilancio comunale per renderne più facile la comprensione anche ai non addetti ai lavori.
Queste esperienze di partecipazione saranno rinnovate con nuovi appuntamenti per immaginare con i cittadini nuovi servizi per la trasparenza e l'interazione con il Comune.