Inizia l’edizione 2010 dell’ormai noto festival di cinema
E’ nel pieno dell’adolescenza il Milano Film Festival, che con l’edizione 2010 compie quindici anni e festeggia con numeri sempre più importanti: 400 film proiettati, 2 rassegne internazionali e 4mila opere iscritte ai concorsi per lungo e cortometraggi, il tutto per oltre 100mila presenze previste nei dieci giorni della manifestazione. Oltre i numeri, i contenuti, che quest’anno partono da Jim Jarmusch e arrivano all’omaggio alla MIR, storica casa di produzione milanese.
Il fulcro della manifestazione è sempre nei due concorsi internazionali: lungometraggi, la cui giuria sarà composta da registi che hanno partecipato al Milano Film Festival negli anni passati, e cortometraggi, con una giuria composta dal pluripremiato studio di animazione Aardman (quello di Galline in fuga, tanto per intenderci). In totale 49 film da 23 paesi. Poi ci sono i numerosissimi eventi collaterali: la retrospettiva dedicata a Jarmusch, appunto, in cui verrà proposta l’intera filmografia del regista statunitense, compreso il nuovo titolo The limits of control in anteprima italiana, oltre a film inediti e lavori che lo hanno coinvolto in ruoli diversi da quello di regista; la sezione Colpe di Stato, giunta ormai alla sesta edizione, che raccoglie documentari e storie provenienti da ogni parte del mondo, e che tra i selezionati annovera anche l’italiano La baia dei lupi, sui disastri e gli intrighi connessi al più grande polo petrolchimico d’Europa, in Sicilia; l’omaggio a MIR, come accennato sopra, di cui verranno proiettati alcuni lungometraggi, e i cui produttori terranno un workshop. Ancora, un omaggio al regista inglese e inventore della docufiction Peter Watkins; una selezione di film di giovani registi turchi indipendenti realizzata in collaborazione con Mi.To., dal titolo Crossing the Bridge; la tradizionale maratona di corti d’animazione al Parco Sempione; un incontro con Nick Park dello studio Aardman; l’Immigration Day, con proiezioni di film in lingua egiziana, cingalese e peruviana; e a seguire dibattiti, in collaborazione con NAGA; Salon des Refusés, lo spazio autogestito dai registi i cui corti non sono stati selezionati per il concorso internazionale; milano film festivalino per i più piccoli; eccetera eccetera. C’è anche tanta Milano: dal documentario Le white di Simona Risi a Ippocrate 45 sull’ex nosocomio Paolo Pini (sezione Incontri italiani), a Via Padova: istruzioni per l’uso (Immigration Day). I luoghi del festival sono sempre gli stessi: Teatro Strehler e Sagrato, Teatro Studio, Teatro dal Verme, Parco Sempione, Acquario Civico.
Tutti gli appuntamenti in dettaglio su www.milanofilmfestival.it.
A.P.
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A.P.
