Un'indagine sul servizio di refezione scolastica fotografa una maggioranza soddisfatta: con ampi margini di miglioramento
Si torna a parlare di Milano Ristorazione, la municipalizzata del Comune che fornisce i pasti in tutte le scuole della città: questa volta è proprio l'amministrazione che riporta il tema del pasto scolastico al centro dell'attenzione, presentando i risultati di un'indagine basata su oltre 3mila questionari che sono stati distribuiti nelle scuole di Milano. Lo scopo dell'indagine era "fornire una fotografia dettagliata e rappresentativa del grado di soddisfazione degli utenti del servizio di refezione". Ed ecco cosa ne è venuto fuori: dai giudizi espressi dai bambini di 10 scuole primarie, dai loro genitori e dai genitori dei piccoli frequentanti 14 scuole dell’infanzia emerge l’immagine di un servizio di qualità, con un menù considerato complessivamente vario (79% genitori infanzia, 75% genitori primaria, 67% bambini primaria), quantità di cibo adeguate (74%, 74% e 67% delle tre classi del campione) e buona qualità dei cibi e degli ingredienti (64% delle famiglie con figli 0-6 anni e 50% con figli 6-11 anni). Se la pulizia delle mense e delle stoviglie e la gentilezza degli addetti è fuori discussione - con percentuali di gradimento che, rispettivamente, si attestano al 90%, 92% e 94% - ci sono però margini di miglioramento relativi al giudizio complessivo sul gusto percepito. |
“Un’indagine ampia ed approfondita era necessaria per individuare i punti di forza e le aree di miglioramento di un servizio prioritario per tutta la città come la refezione scolastica” ha spiegato la vicesindaco e assessore all’Educazione, Anna Scavuzzo. “Un servizio su cui il Comune di Milano investe e continuerà ad investire molto, con risorse economiche e linee guida che consentono all’operatore Milano Ristorazione di acquistare materie prime di qualità, cucinare con massima garanzia igienica, e distribuire pasti sempre più graditi ai bambini e ai loro genitori. Siamo soddisfatti dei giudizi sulla pulizia delle mense, sulla varietà dei menù e sulla qualità delle materie prime, ma non possiamo accontentarci".
E uno degli aspetti su cui sembra sia necessario lavorare di più è quello relativo al gradimento complessivo dei pasti: al di là dei gusti e delle abitudini personali di ogni bambino, il filo conduttore dovrebbe essere quello dell'educazione alimentare. Il servizio non dovrebbe limitarsi solo a fornire del cibo ma anche, attraverso il tipo di cibo portato in tavola, rispecchiar5e una filosofia alimentare corretta, da un punto di vista nutrizionale e ambientale.
Per mettere in pratica tutto ciò e renderlo effettuale, insieme alla collaborazione e al dialogo costante con le commissioni mensa istituite in tutte le scuole, che proprio in questi giorni hanno eletto i nuovi rappresentanti cittadini "stiamo valutando anche la possibilità di realizzare gruppi specifici di lavoro ed assaggio con genitori e bambini nell’elaborazione delle ricette e nella scelta dei menù” ha spiegato il vicesindaco Scavuzzo.
Da parte sua l'assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data, Lorenzo Lipparini ha evidenziato che “si tratta della prima customer care effettuata sul servizio mense di Milano Ristorazione da dieci anni a questa parte, che si aggiunge agli strumenti di rilevazione già utilizzati e che in futuro potrà essere affiancata da altre indagini, per esempio i focus group. L’obiettivo di questa rilevazione non è consegnare delle pagelle, ma ascoltare i genitori e i bambini al fine di orientare l’attività amministrativa e gestionale del Comune di Milano e di Milano Ristorazione”.
I questionari sono stati distribuiti nel mese di gennaio, in dieci scuole elementari e quattordici materne, dalle periferie al centro, dalla primaria di via San Mamete alla Rasori, da via Forze Armate a via Corridoni. I documenti compilati dagli alunni delle elementari sono stati circa mille, altrettanti quelli proposti ai genitori delle stesse scuole e delle materne.
A.Pozzi