I dati Aci Istat sull'incidentalità stradale 2013-2014 mostrano un trend positivo di calo, anche se nel 2014 a Milano ci son state 10 vittime in più dell'anno prima
Nel complesso, buone notizie per tutti gli utenti delle strade milanesi: i dati Aci Istat sull'incidentalità stradale 2013-2014 nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi presentati oggi nella sede di Aci di corso Venezia, parlano di una diminuzione del 30%, nell'ultimo lustro, delle vittime della strada a Milano, che si conferma come città italiana con il tasso di mortalità più basso, pari allo 0,4%. Questo dato fa parte del trend generale di calo degli incidenti e resta valido nonostante nel 2014 ci siano state 10 vittime in più rispetto all'anno precedente, "presumibilmente per distrazione da smartphone", ha commentato il vicepresidente dell'Automobile Club Milano, Geronimo La Russa. |
Milano città, invece, dove nel 2014 ci sono stati 8.687 incidenti con feriti, come dicevamo poco sopra conta un aumento dei morti rispetto al 2013: si passa da 32 a 42 ma nel 2010 erano stati 56, il bilancio del quinquennio resta in calo.
A Monza città crescono sia gli incidenti che i feriti, con un numero di morti fermo a 4 all'anno mentre il Comune di Lodi registra zero morti nel 2014 nonostante un aumento di incidenti e di feriti.
I dati Aci Istat descrivono anche cause e circostanze dei sinistri, indicando la distrazione come principale "assassina". Il mese peggiore è maggio, i giorni neri sono il martedì e il venerdì, la fascia oraria quella tra le 10 e le 17, mentre nella fascia notturna calano gli incidenti, grazie anche alle numerose campagne per prevenire le stragi del sabato sera. Per quanto riguarda le condizioni meteo, il bel tempo non favorisce, anzi e in assenza di pioggia e nebbia che si verifica l'80% degli incidenti.
Tracciando un identikit delle vittime, i conducenti deceduti sono soprattutto maschi over 65 e anche tra i pedoni la più colpita é la fascia di età over 65: a Milano 21 su 30 pedoni deceduti erano anziani. Al contempo cresce il numero dei bambini vittime di incidenti, segnalando una carenza di sensibilizzazione sui minori.
Oltre alla distrazione, a causare incidenti anche il mancato rispetto della segnaletica stradale e delle precedenze. Manco a dirlo, le due ruote restano la categoria di veicoli più a rischio, biciclette incluse, soprattutto se in mano maschi ultra 60enni.
A Milano, nel 2014, sono stati coinvolti in incidenti stradali 5175 ciclomotori (20,44% del totale) e 1892 biciclette (7,47% del totale).
Sottolineando il -30% di morti in cittá negli ultimi 5 anni a Milano, l'assessore comunale ai trasporti Pierfrancesco Maran ha affermato che "non bisogna assolutamente abbassare alla guardia". In questa direzione sono stati effettuati nel 2014 interventi come l'installazione di 7 nuovi autovelox e l'aumento di zone 30. Il tema significativo secondo Maran è ciò che è cambiato dal 2001 ad oggi a livello di tipologie e tendenze, legate anche alla progettazione stradale e alla geografia urbana. Gli incidenti auto-auto sono calati, la distrazione alla guida sembra essere aumentata, la auto hanno protezioni più efficaci ma le utenze deboli sono "più deboli". Mentre il codice della strada è in fase di rinnovo, Maran si è auspicato una maggior possibilità di azione "perchè oggi interventi che vorremmo realizzare sono bloccati dal codice che non li permette". Importante anche il lavoro sulla consapevolezza, su cui anche Aci è particolarmente attivo. I fronti sono vari, dal trasporto merci alla salvaguardia dei pedoni, dalla guida "astemia" alla sensibilizzazione dei ciclisti e per i ciclisti. L'idea, esplicitata da Maran è di realizzare campagne sempre più "corali" mettendo da parte gli interessi dei singoli attori. La sinergia potrebbe dare risultati ancora migliori per i prossimi anni.