Un programma di itinerari tradizionali e digitali, per scoprire le case museo della città: con una madrina d'eccezione
Solo pochi giorni fa si è tenuta la prima edizione di Museo City, e la rinascita delle sedi museali della città non sembra arrestarsi. Questa mattina è stato presentato a Palazzo Reale il progetto “Di Casa in Casa”, la nuova iniziativa realizzata dalle quattro Case museo di Milano – Casa Boschi di Stefano, Museo Bagatti Valsecchi, Villa Necchi Campiglio e Museo Poldi Pezzoli – in collaborazione con il Comune di Milano e in partenariato con la Fondazione Adolfo Pini e il suo progetto Storie Milanesi. L'intento è proporre un nuovo modo per passeggiare tra i quartieri della città, con itinerari integrati che uniscano temi artistici e architettonici alle esigenze del nuovo turismo italiano e internazionale. Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo di Fondazione Cariplo per il bando “Cultura e aree urbane” e parte innanzitutto dal ‘nuovo’ sito casemuseo.it, totalmente rinnovato nei contenuti e nella veste grafica, che permette a tutti di consultare la mappa geolocalizzata e di scegliere uno dei percorsi tematici proposti, ideati dallo storico dell’arte Stefano Zuffi. |
Acquistando la Casa museo card – al costo di 20 euro (10 euro ridotto), in distribuzione presso Museo Bagatti Valsecchi, Villa Necchi Campiglio e Museo Poldi Pezzoli, e da oggi anche online sul sito casemuseo.it – i visitatori non solo avranno l’ingresso gratuito nelle quattro dimore storiche per un anno intero, ma potranno anche partecipare a visite “narrate”, realizzate da Art in the City anche in lingua inglese, oppure utilizzare l’avventura digitale del chatbot game, dedicata ai visitatori più tecnologicamente avanzati e ai più giovani.
È questa la grande novità del progetto “Di Casa in Casa”, che conferisce alla rete delle case museo un vero e proprio primato in ambito di didattica museale. Messo a punto da InvisibleStudio, il chatbot game è un gioco articolato su quattro itinerari, uno per ciascuna casa museo, in cui un personaggio virtuale dialoga con i visitatori tramite l’app Facebook Messenger. Chiamati a risolvere enigmi relativi alle dimore e alla porzione di città in cui si trovano, gli utenti sono coinvolti attraverso un meccanismo serrato di domanda e risposta che li attira in un territorio di connessioni e rimandi.
“Dopo il grande successo di Museocity che ha spalancato le porte di tante case museo, atelier d’artista e musei d’impresa, svelando a cittadini e turisti luoghi e collezioni ‘nascoste’ e ignote ai più" ha spiegato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, "questo nuovo progetto ci porta alla scoperta di quattro case museo milanesi che hanno trovato modi nuovi per proporsi al pubblico, anche a quello più giovane, con un ventaglio di opportunità: dalle più tradizionali e sempre apprezzate visite guidate al digitale e interattivo chatbot game. Una vera e propria caccia al tesoro che ci accompagna in giro per la città mostrandoci percorsi inediti e nuovi itinerari nel segno della bellezza”.
Non finisce qui: gli itinerari alla scoperta della città di Milano si arricchiscono con i percorsi proposti da “Storie milanesi”, un progetto della Fondazione Adolfo Pini, complementare a “Di Casa in Casa”. La piattaforma digitale storiemilanesi.org, lanciata nel 2014, è consultabile sia in italiano sia in inglese, con diverse chiavi di lettura e filtri tematici che consentono di scoprire 15 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer e i loro quartieri. I personaggi di Storie Milanesi trovano voce nei racconti scritti da Gianni Biondillo, fruibili anche attraverso l’ascolto.
Il progetto è inoltre arricchito da un breve documentario, a cura di TVN Mediagroup, con la voce narrante di Lella Costa, e da un trailer che verrà diffuso nei cinema del circuito Spazio Cinema e negli spazi del Comune.
A.P.