Chiude il cantiere, torna il "12": dopo due anni di battaglie gran parte del verde è salvo, fondamentale l'azione dei residenti
| Sabato 21 maggio chiude il cantiere durato nove mesi: e travagliato è stato il processo che ha portato all'attuale riqualificazione della via Mac Mahon, che da lunedì prossima vedrà anche il ritorno del tram 12, i cui binari sono il motivo scatenante da cui è nato tutto, poiché la questione fu posta per il loro rifacimento, che avrebbe garantito maggior sicurezza nella viabilità delle linee tranviarie, mettendo però a rischio i 180 olmi che costeggiano su entrambi i lati il viale. Infatti in sessant’anni le radici degli olmi si sono allargate e accresciute fino a incurvare i binari. L'iter è stato lungo: annunci e ritiri del progetto, proteste dei residenti costituitisi nel comitato Civico della tutela degli Olmi di via Mac Mahon, ricorsi al Tar mentre l'istituzione invocava la progettazione partecipata. |
In dettaglio, è stato diminuito l’ingombro delle rotaie per minimizzare l’impatto del tram sulle radici e sulle alberature. In particolare è stata ridotta la distanza tra le due vie ferrate, così come la larghezza delle traversine e l’entità dello scavo, eseguito con l’aspirazione del terreno per evitare danni meccanici alle radici. Il 28 maggio prossimo il quartiere festeggerà l’evento con giocolieri e spettacoli di strada, un parziale lieto fine per una questione annosa. Parziale, perché c'è ancora un tratto della via su cui bisogna intervenire.