Le Polizie locali di Milano e hinterland insieme contro la criminalità su Expo

Un fastidio comprensibile, quello di Sala. Mentre infatti fino a circa un anno fa non erano ancora stati assegnati i primi appalti, ad oggi i lavori per la cosiddetta piastra sembrano procedere secondo le previsioni, seppur con tempi serratissimi.
Proprio per i tempi così serrati, d'altra parte, le apprensioni sull'avanzamento delle opere non appaiono del tutto ingiustificate, se lo stesso Sindaco Pisapia, proprio al termine dell'incontro con Loscertales, aveva dichiarato che “è appena iniziato un anno strategico per il successo finale dell’Expo Milano”.
Per quanto riguarda le grandi opere i riflettori saranno puntati ora sulla strada di collegamento tra la città ed Expo (la ex Zara-Expo), i cui lavori sono previsti per marzo, e, naturalmente, sulla M4, che entro il 2015 sarà pronta solamente nel tratto tra viale Forlanini e Linate.
Tornando al sito espositivo, resta sempre alta l'attenzione contro le infiltrazioni della criminalità. Dopo il primo protocollo per la legalità firmato nel febbraio dell'anno scorso, mercoledì è stato siglato un accordo tra le polizie locali dei comuni di Milano, Rho, Pero e Baranzate che consentirà di superare i limiti di competenza territoriale per quanto riguarda i controlli tanto all'interno del sito espositivo quanto per la regolarità degli accessi all'area dei lavori.
Gli agenti di Milano (ne saranno messi in campo 100, dei quali 30 specializzati nel contrasto di reati ambientali e in materia di lavoro) potranno così coadiuvare quelli degli altri Comuni su cui insiste l'area dell'esposizione universale nel verificare, ad esempio, gli spostamenti degli automezzi di movimento terra.
Sembra l'uovo di Colombo, la soluzione di andare oltre i limiti territoriali di competenza, anche perché tra gli elementi di criticità sempre denunciati dagli addetti ai lavori c'era proprio il numero limitato di forze dell'ordine disponibili tra quelle direttamente deputate ai controlli per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata. In effetti, ha chiarito il Comandante della Polizia locale di Milano, Tullio Mastrangelo, il compito degli agenti si svolgerà a livello “microlocale”, segnalando poi agli organi di competenza, come la Direzione investigativa antimafia, le irregolarità e le spie di reato riscontrate.
C. U.