Presentato il Bilancio 2011, ma il dibattito inizierà dopo le vacanze natalizie

La coperta è corta perché da Roma i soldi non arrivano. “Voglio sottolineare come a fronte di una spesa corrente di quasi 2,5 miliardi di euro solo 798 milioni, cioè meno di un terzo, ci arrivi da Stato e Regione”.
Dalle partecipate innanzi tutto: da A2A arriveranno 83 milioni di euro in dividendi, da Atm 50 milioni, 160 milioni di euro dal dividendo straordinario SEA che verrà quotata in borsa. Altre entrate arriveranno dalla messa a regime del progetto “condono 2003”, dal recupero da evasione tributaria e dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale per cui si stima un’entrata di 135 milioni di euro.
Alla voce “derivati” si prevede in base agli andamenti finanziari un saldo positivo per il Comune pari a oltre 15 milioni di euro.
Nessun aumento di Ici, Irpef, Tarsu, ma servizi garantiti a tutti i cittadini, assicura l’Assessore. Dei 2,5 miliardi a disposizione, il 70% andrà a coprire spese obbligatorie: 600 milioni per le risorse umane, 250 milioni per i corrispettivi AMSA per la gestione dei rifiuti, l’igiene urbana e la tutela dell’ambiente, 600 milioni per il trasporto pubblico locale, 125 milioni per interessi passivi, 40 milioni per imposte e tasse, 70 milioni per spese correlate ad entrate.
Solo 400 milioni a disposizione degli assessorati: privilegiati i settori Mobilità, trasporti e ambiente e Politiche sociali, a cui andranno 230 milioni. 40 i milioni per le Politiche per la casa, 30 milioni per la sicurezza, meno di 20 milioni per le politiche del lavoro e dell’occupazione.
“E’ un bilancio che va riscritto, dettato da una miope continuità con quanto annunciato e mai realizzato in questi anni” ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd.
A mancare, per l’opposizione, sono innanzitutto solide misure anticrisi, per cui servirebbero subito 30 milioni di euro. Bocciata l’idea di sfruttare i dividendi Atm, cui andrebbe invece richiesto un maggior impegno e investimento: “La linea 4 della metropolitana tra un po’ si ridurrà ad una sola fermata” ha commentato Majorino. No ai tagli ai Consigli di zona ma riorganizzazione della macchina comunale, con la diminuzione del numero degli assessorati e l’abbassamento delle retribuzioni dei dirigenti assunti senza concorso. Più investimenti per la cultura e per l’istruzione, perché a Milano non ci sia più nemmeno un bambino senza posto all’asilo.”
Un bilancio “precario ed elettorale”, per il centrosinistra, che porta ad esempio il dato sui ricavi da multe previsto per il 2011: meno 15%, a fronte dell’aumento del 10% previsto negli anni passati. Tradotto: 35 milioni di entrate in meno. Altri fondi andrebbero risparmiati al settore arredo urbano. Troppi o soldi spesi quest’anno per le luminarie natalizie, a fronte di un inadeguato piano antifreddo.
Si preannuncia dura la battaglia verso l’approvazione del bilancio, anche se per quest’anno non ci sarà la consueta maratona natalizia. Fino al 30 dicembre maggioranza e opposizione potranno presentare i propri emendamenti, il dibattito in aula riprenderà solo il 7 gennaio.
Giulia Cusumano