Secondo i dati di Fondazione Ismu, la Lombardia è al primo posto nella classifica delle regioni con più acquisizioni di cittadinanza: 36mila solo nel 2014
Dei 130mila stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2014, 36mila hanno riguardato la Lombardia, che si classifica al primo posto. Complessivamente, nel biennio 2013-2014 sono 231mila gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, un numero cospicuo se si pensa soprattutto che nel 2012 erano poco più di 60mila. Numeri che acquisiscono senso se poi si pensa al fatto che gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono in misura superiore al numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste nello stesso biennio. |
E, come si diceva, nel 2014 delle 130mila acquisizioni di cittadinanza quasi 36mila hanno riguardato la Lombardia, 20mila il Veneto, 16mila l’Emilia Romagna, 12mila il Piemonte, 9mila il Lazio, poco più di 7mila la Toscana, 5mila le Marche, 4mila il Friuli-Venezia Giulia. Agli ultimi posti il Molise e la Basilicata con 175 e 176 acquisizioni. Rapportando i valori regionali ai rispettivi residenti stranieri risulta che in Val d’Aosta ha acquisito la cittadinanza più di uno straniero ogni 20, in Trentino e in Veneto uno ogni 25, seguono il Friuli (uno ogni 27), le Marche (uno ogni 30), la Lombardia (uno ogni 32), l'Emilia Romagna (uno ogni 33), il Piemonte (uno ogni 35). Agli ultimi posti la Campania, con una acquisizione di cittadinanza ogni 116 residenti stranieri, e la Basilicata con uno ogni 100.
Se il confronto viene trasferito in contesto europeo invece, nel 2013 (ultimi dati disponibili), l’Italia si posiziona al quarto posto con 101mila acquisizioni, dietro alla Germania (115mila), alla Gran Bretagna (208mila) e alla Spagna (226mila), per un totale di 985mila nuovi cittadini europei. I dati sono forniti dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità).