Dall’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente emerge una città piena di edifici da rifare

Settantatre su 86. Un risultato che fotografa uno stato di cose poco confortante: a prescindere dai singoli e numerosi casi di cui ci siamo a più riprese occupati, oltre che da alcuni recenti fatti di cronaca che di quando in quando hanno messo l’accento sullo stato di emergenza dell’edilizia scolastica italiana, la verità è che non esiste ancora un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza delle scuole italiane. Il nono rapporto di Legambiente sull’edilizia e i servizi scolastici nel nostro Paese, “Ecosistema Scuola 2009”, è l’unica ricerca sullo stato degli edifici scolastici italiani, ed è stata realizzata attraverso l’elaborazione dei dati forniti da 95 amministrazioni comunali (che hanno competenze sulle scuole primarie e secondarie di primo grado) e 62 provinciali (che hanno competenze sugli istituti superiori).
In linea generale, tanto per dare un quadro, uno studente che oggi entra nel mondo della scuola rischia di trovarsi ancora in edifici troppo vecchi (nel 55,62% dei casi costruito prima del 1974, anno in cui entrò in vigore la legge che prevedeva prescrizioni per le costruzioni in zone sismiche) e nel 38,14% con urgente necessità di manutenzione - in pratica quasi 15.000 edifici.
Ancora in moltissimi casi, si trovano poi scuole situate in prossimità di zone inquinate e a rischio: nel 6,71% dei casi vicino ad antenne ed emittenti radiotelevisive, nel 6,39% ad aree industriali, 4,03% a elettrodotti ad alta tensione, mentre nell’11,83% delle scuole è certificata la presenza di amianto.
Venendo ai dati regionali, più di 3 edifici lombardi su 100 della scuola dell’obbligo hanno strutture con amianto.
In Lombardia gli edifici scolastici presi in considerazione da Legambiente sono 814 (scuole dell'obbligo dei capoluoghi di provincia), quelli dove si dovrà intervenire per l’emergenza amianto sono almeno 25 (ma mancano i dati per Mantova e Bergamo). Se si moltiplica questo numero per la popolazione scolastica che mediamente frequenta le scuole dell’obbligo di città (circa 200 persone tra studenti, insegnanti e personale ATA) si capisce che ben 5.000 persone passano gran parte del loro tempo in ambienti in cui è presente amianto.
Ma i dati, rilevati da Legambiente attraverso i questionari forniti dalle amministrazioni locali, rischiano di rivelarsi sottostimati rispetto ad una realtà molto più preoccupante. Con ogni probabilità, la situazione risulterà ancora più grave quando verrà finalmente ultimata l'Anagrafe dell'edilizia scolastica, in corso d'opera dal 1996. Dai primi dati lombardi ricavati dall'Anagrafe risulta infatti che addirittura il 19,4% delle scuole avrebbe strutture in amianto.
Le bonifiche effettuate non bastano: molto è stato fatto, ma molto è ancora da fare, al livello basico dell’agibilità degli edifici. In Lombardia, ad esempio, solo il 39,75% degli edifici possiede l’agibilità statica.
Nella graduatoria dei Comuni che hanno investito di più nei servizi e nelle pratiche ecocompatibili, Milano occupa la 75° posizione: ancora una volta agli ultimi posti della classifica, mentre è 36° nella graduatoria sul rischio.
I dati, spesso discontinui e non omogenei anche da un punto di vista geografico, mettono in evidenza la mancanza di un monitoraggio costante e di politiche adeguate sia a livello nazionale che delle amministrazioni locali, per pianificare le priorità degli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria.
A.P.