A quattro anni dall'incendio di stampo mafioso che lo ha colpito, rinasce il Centro Sportivo Ripamonti in zona 9
E' stato quattro anni fa, per l'esattezza sabato 8 ottobre 2011, che il centro sportivo Ripamonti andava a fuoco. Situato tra i quartieri di Affori e Niguarda, periferia Nord della città: costruito nel 1965, proprietà di Milanosport, nel 2008 era stato ceduto, insieme alla piscina adiacente, alla società Milano Sportiva A.s.d. Chi abitava nella zona e aveva avuto occasione di frequentare il centro sportive nei quasi 3 anni di gestione di Milano Sportiva capì al volo cosa tutto ciò avesse a che fare con la mafia: mancata manutenzione ordinaria e straordinaria che avevano pian piano degradato le strutture, mancanza di controlli sanitari, rumorosissime feste private a cadenza settimanale che presumibilmente fungevano da luoghi ideali per un consistente giro di spaccio. |
Quelle fiamme erano chiaramente un “avvertimento” della ‘ndrangheta.
“Un pessimo segnale che mi preoccupa e che deve preoccupare tutti - dichiarò in quell'occasione il Sindaco Giuliano Pisapia - Il fatto che in pieno giorno sia accaduto un episodio così grave non può che far riflettere sulla necessità di tenere altissimo il livello di attenzione su tutto ciò che può riguardare la presenza criminale a Milano".
Dopo un'immediata reazione dei cittadini e dei residenti, pian piano si iniziò a lavorare sul centro, che comprende anche la piscina e i campi da calcio e rugby: nell'ottobre del 2013 si è festeggiata l’apertura del nuovo Spazio Comune adiacente al palazzetto e parte integrante del Centro sportivo Ripamonti, e domenica 11 ottobre ha riaperto anche la palestra e sul campo si è disputata la prima partita di basket.
Ci sono voluti quasi quattro anni, ma il segnale è stato forte e chiaro fin da subito: per il palazzetto dello sport di via Iseo la cittadinanza si è mobilitata a sottolineare l'importanza anche simbolica del posto; e l'amministrazione ha fatto altrettanto, così che oggi quel luogo ferito da un incendio doloso di matrice mafiosa è rinato e ricomincia la sua attività per il quartiere e non solo.
I lavori per la riqualificazione del palazzetto sono iniziati lo scorso gennaio. A giugno 2015, il taglio del nastro per la riapertura del primo lotto con una festa alla quale avevano partecipato 200 atleti con disabilità. E d'ora in poi si potrà giocare e allenarsi anche nella nuova palestra. L'unica parte non ancora completata e aperta al pubblico è l'area del primo piano che tuttora porta la ferita dovuta all'incendio, com'è visibile anche dall'esterno.