Via ai lavori di ristrutturazione, ma troppo spesso Aler non conosce i propri utenti

Nel dibattito in Commissione Casa a Palazzo Marino sulla questione della morosità e il recupero degli alloggi sfitti il quadro però si è rovesciato.
La morosità nel pagamento dei canoni di locazione porta infatti ogni anno un buco nelle casse comunali di 28 milioni di euro, la metà dei 56 previsti dagli affitti su tutti gli alloggi popolari di proprietà comunale. Il dato non è nuovo. Viene definito anzi “storico” dai dirigenti di Palazzo Marino, perché calcolato sui numeri che già si sono verificati negli anni passati.
La novità è però che sono proprio i 56 milioni messi in preventivo dal Comune ad essere un numero inesatto. Perché, come ha spiegato l'assessore Benelli, è probabilmente sovrastimato. Dalla dirigenza del Settore Casa spiegano infatti che solo i 2500 nuclei inadempienti si vedono addossato un debito che corrisponde a gran parte dei 28 milioni di euro mancanti.
Non perché, effettivamente, la somma dei loro canoni porterebbe a questa cifra. Piuttosto, perché non rispondendo ai solleciti di Aler vengono classificati come “decadenti”, e ad essi viene attribuito il canone massimo. Originando quindi, nei conti dell'ente gestore, cifre riferite ad entrate attese che sono solo sulla carta, o peggio ancora completamente errate.
Tra i cosiddetti “decadenti” c'è infatti anche chi non paga non per dolo o oggettiva difficoltà, ma anche chi ha semplicemente fornito una documentazione incompleta, o chi ha comunicato il cambio di residenza, che però non è stato recepito da Aler. Il risultato è che l'istituto delle case popolari non può neanche contare sul possibile recupero di queste somme, che sono state sovrastimate all'origine.
Un problema che si trascina ormai da anni, che potrebbe però essere risolto con migliori controlli. L'assessore ha annunciato la costituzione di una commissione ad hoc Comune-Aler per verificare ogni singolo caso, così da mettere in atto, successivamente, un recupero almeno parziale della morosità.
Nel complesso panorama di Aler dove tutto è intrecciato, il recupero della morosità sarebbe ovviamente importante per avere risorse da investire nel recupero del patrimonio, assegnare quindi più alloggi sfitti e diminuire, di conseguenza, quelli a rischio occupazione abusiva; 1100 sono quelli occupati di proprietà comunale, che ovviamente non possiamo sperare di liberare in un anno, ha osservato l'assessore Benelli.
Sul fronte del recupero degli appartamenti sfitti – circa 2700 quelli di proprietà comunale, per i quali servirebbero almeno 37 milioni di euro, ha ricordato sempre Daniela Benelli – non mancano comunque segnali positivi. Oltre ai 20 milioni annunciati settimana scorsa dall'Assessore regionale, per i quali manca ancora la destinazione, quest'anno il Comune ha avviato lavori di ristrutturazione per più di 400 alloggi, e per circa 16 milioni di euro. Gli interventi più rilevanti sono in zona Niguarda, su 144 unità. Ci sono poi i quartieri Sant'Ambrogio e Chiesa Rossa (32 e 49 unità), via Savona (44 appartamenti), via Inganni-via Val Bavona (24 appartamenti). A Quarto Oggiaro si lavora su 30 alloggi, in via Lodovico il Moro su 15 unità.
Questi alcuni dei numeri, mentre gli stanziamenti del 2013, relativi ai lavori del prossimo anno, non sono ancora stati stabiliti. Resta l'auspicio che i lavori partano anche grazie ai soldi che potranno essere recuperati con una gestione più efficiente dei conti di Aler.
C. Urbano