Le parole dei Comitati Case Popolari e altri in occasione della visita del Pontefice
Caro Papa Francesco,
grazie per la tua visita a Milano, alle sue cosiddette eccellenze, e alle case popolari del Quartiere Salomone, cosiddette periferie. Nell’Altra Milano tu non vieni a incontrare problemi, vieni a incontrare persone. Parlano lingue diverse ma nella stessa lingua sorridono e piangono. I poveri rendono a chi se ne serve. Tu vieni a dare una mano. L’impegno e la lotta degli Abitanti per una Città senza periferie, bella, più giusta, durano da quarant’anni. In alto, nella Città, raramente siamo ascoltati, riconosciuti. Sono prevalse politiche che arricchiscono i ricchi e infieriscono contro i poveri, li rendono più poveri, senza casa, abitanti in case di degrado e di esclusione, e, nei casi più gravi, senza lavoro, precari, senza reddito, con reddito che può scendere ai 290 euro mensili della pensione di invalidità, quando non hai l’integrazione di un sussidio, senza fornitura di elettricità, di gas, i tubi tagliati quando non paghi la bolletta, con difficoltà per la salute, la scuola, il ben vivere. Anche quando otteniamo interventi, quasi sempre gli Abitanti non sono considerati protagonisti, sono esclusi e la conduzione autoritaria è segnata da incompetenza, spreco. “Siate ostinati, siate ostinati contro l’ingiustizia”, ci ha detto in una sua visita il cardinale Tettamanzi. Pure, nell’indifferenza di gran parte della Città, che scarica sulle spalle degli Abitanti la sua responsabilità, molti nelle case popolari si sono scoraggiati. Dicono: non cambierà mai niente. Oggi la tua visita dà fiducia e speranza, dà allegria. Incoraggia nella scelta di continuare e di migliorare l’impegno , la lotta, se necessario, per cambiare qualcosa attorno a noi, e per cambiare noi stessi. Dalla parte dei poveri, come Ambrogio, che la Città nomina soltanto nei giorni degli ambrogini e della fiera Oh bej! Oh bej!
Oggi la tua visita, nel pensiero delle sorelle e dei fratelli che vivono nei Paesi della Fine del Mondo, ci suggerisce l’idea di chiedere l’Anno Mondiale delle Periferie all’ONU, così lontano. Lo chiediamo a te, caro Papa Francesco, così vicino. È un’idea dal basso che per noi sa di pace, di lavoro, di cibo, di scuole, di conoscenza, di rispetto della Terra. Sa di mani che si trovano per l’aiuto, per l’allegria. Sa di speranza, di fiducia, per camminare insieme sotto i Cieli del Mondo, a cui alziamo gli occhi per cercare oltre.
Caro Papa Francesco, se vorrai contare su di noi, chiamaci. Siamo in parte vecchiette e vecchietti, però verremmo di corsa.
Milano, marzo 2017
FIRMATO
COMITATO CASE POPOLARI CALVAIRATE-MOLISE-PONTI - LABORATORIO DI QUARTIERE GIAMBELLINO LORENTEGGIO - COMITATO INQUILINI I QUARTIERE OPERAIO UMANITARIA - COMITATO QUARTIERE SALOMONE - COMITATO SALOMONE RINASCE - SERVIZIO PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO DELLA DIOCESI DI MILANO – PARROCCHIA SANT’ARIOLDO – BARANZATE - ASSOCIAZIONE ISLAMICA MOSCHEA SANTA MARIAM DI CASCINA GOBBA – SINDACATO INQUILINI CASA E TERRITORIO (SICET) - UNIONE INQUILINI - MILANO