Gli edifici più vecchi di 50 anni dovranno passare l'esame di idoneità statica e non sarà una formalità

L'articolo in questione prevede infatti che ogni edificio costruito prima del 1964 sia sottoposto a verifiche di tenuta statica: un'intervento da affidare a professionisti che può andare dal semplice esame dei progetti e dei calcoli annessi a carotaggi e sondaggi nelle fondamenta, solette e strutture portanti.
Il costo varierebbe da circa 1000 a quasi 50.000 euro per gli interventi più intrusivi accompagnati addirittura da indagini di laboratorio.
Dato il panorama edilizio cittadino, secondo le stime più accreditate sarà circa l'80% degli edifici milanesi a dover essere interessato a queste verifiche e almeno il 50% ad dover subire un'esame approfondito che non potrà essere basato solo sull'esame dei progetti.
Infatti, a Milano ben la metà dei palazzi ha oltre un secolo e ovviamente è impossibile, oltre che inutile, fare qualsiasi esame di progetti, ammesso che si riescano mai a trovare. Senza parlare dei certificati di collaudo non previsti per gli edifici più vecchi o andati perduti, come ha ammesso Massimo Giuliani, consigliere dell'ordine degli ingegneri di Milano, che però ha teso a sminuire la portata degli interventi dichiarando che solo il 5% degli edifici potrebbe necessitare di esami approfonditi.
Cosa accadrà? Per l'assessore all'urbanistica le polemiche non hanno ragion d'essere poiché nella stragrande maggioranza dei casi si tratterebbe solo di semplici ispezioni visive.
I tecnici del settore non sono però dello stesso avviso: nel corso dell'ultima seduta della Commissione edilizia del comune il Presidente del collegio dei periti della Provincia di Milano richiamando il Decreto ministeriale 14/1/2008 ha sottolineato che nel caso di ricorso alla valutazione della sicurezza strutturale, che "le indagini debbano essere motivate per tipo e quantità, dal loro effettivo uso nelle verifiche. I valori delle resistenze meccaniche dei materiali sono valutati sulla base delle prove effettuate sulla struttura. Al riguardo di quest’ultimo aspetto, crediamo sia bene tenere conto che gran parte delle costruzioni milanesi esistenti sono abitate e/o utilizzate e l’effettuazione delle prove di verifica, anche in situ e anche senza prelievi di campionature, comporta la messa in vista degli elementi strutturali portanti."
Tradotto per i non addetti ai lavori: le verifiche se tali sono vanno fatte sulla base di prove effettive che comportano, anche senza prelievo di materiali, quanto meno l'esame delle strutture portanti e quindi accesso diretto a pareti portanti, solette, pilastri e quindi aperture di pavimenti, rimozioni di parti di intonaco, in case abitate e in uffici attivi.
Eccesso di scrupolo dei periti? Ad essere convinto di no è Michele Sacerdoti, Presidente della Commissione lavoro e attività produttive del Consiglio di Zona 3, che ha approfondito la questione. "L’approccio soft indicato dall’Ordine degli Ingegneri non ci convince perché i periti, consci della responsabilità civile e penale della loro valutazione, sarebbero inevitabilmente portati a svolgere indagini accurate e molto costose. In effetti dal punto di vista legale la norma così come concepita appare incostituzionale: l’articolo 23 della Costituzione prevede 'Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge' e qui manca una legge nazionale o regionale, senza considerare che provvedimenti dello stesso tenore proposti a Roma e in Campania sono stati ritenuti illegittimi".
Ma il dubbio vero è sull'effettiva utilità di tali verifiche, come continua, Sacerdoti non solo il territorio di Milano è classificato nelle aree a più basso rischio sismico, ma "i problemi strutturali agli edifici sono stati provocati nel corso degli ultimi decenni dai lavori per i parcheggi interrati, come in via Ampére, dalle vibrazioni della metropolitana o dalle fughe di gas. In questi casi verifiche preventive non risolverebbero nulla. Altro discorso è nell'eventualità di variazioni di destinazioni d'uso che prevedano l'aumento dei carichi sulle strutture portanti."
B. P.