Al via la fase di consultazione pubblica per definire il progetto definitivo entro luglio, primo incontro il 17 aprile
Due oasi ambientali per riempire un vuoto del tessuto urbano, ovvero aree attualmente dismesse: si riparla degli scali ferroviari, e la notizia è che il progetto Agenti Climatici del team OMA e Laboratorio Permanente è il vincitore del “Concorso Farini” per il masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli scali ferroviari Milano Farini e Milano San Cristoforo. Scelto tra i cinque team finalisti – BAUKUH (Italia), OMA (Paesi Bassi), ARUP (Italia), GRIMSHAW (Inghilterra) e Kengo Kuma and Associates Europe (Francia) – attraverso una selezione fatta in totale anonimato e imparzialità, il progetto vincitore è stato presentato a Palazzo Marino. |
Gli oltre 400mila metri quadrati dello scalo Farini faranno dunque da cerniera, con la Bovisa in mezzo tra Porta Nuova e l'ex area Expo: sulla carta, un grande parco interrotto qua e là da aree pubbliche e servizi, con ingresso principale nella zona dello storico deposito merci di via Valtellina. Il progetto è ambizioso, prevede la creazione di laboratori artigianali, residenze per artisti, spazi ad hoc per i bambini, ciclofficine, un nuovo polo scolastico, un viale alberato e molto altro. Gli edifici esistenti saranno conservati e riqualificati, mentre 1.034 alloggi saranno destinati all'housing sociale come da accordo di programma.
“Il progetto è rispettoso della storia urbana della città con vie, piazze, giardini, parchi e introduce grande flessibilità e diversità di utilizzo per la popolazione. È una strategia di sviluppo urbano per poter vivere e lavorare nel nuovo quartiere di Farini e muoversi con spostamenti ciclabili pedonali dolci – ha detto il Presidente della Giuria Dominique Perrault -. Il progetto propone di costruire un quartiere con un grande parco lineare da Porta Nuova verso ovest, area Expo. È un quartiere duraturo e sostenibile che partecipa alla trasformazione della metropoli in Europa. Il progetto si inserisce nella strategia del comune di Milano per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza urbana attraverso il ruolo delle alberature e degli specchi d’acqua che permettono di raffrescare l’aria per la città e ridurre l’impatto sulla salute delle persone dell’inquinamento. La parte di progetto relativa a San Cristoforo partecipa a questo equilibrio: un filtro ecologico verde è previsto in Farini e un filtro d’acqua a San Cristoforo”.
“L’estensione di Milano oggi coincide con quella del territorio segnato dai suoi agenti tossici. I due nuovi parchi sono concepiti come filtri ecologici in grado di depurare questo ecosistema” dichiarano OMA e Laboratorio Permanente. “In Farini una griglia urbana di verde attrezzato e spazi pubblici definisce relazioni di continuità con il contesto circostante e si rende resiliente allo sviluppo economico della città prendendone in prestito i principi insediativi. San Cristoforo diventa un common ground alla scala metropolitana per la comunità umana e non.”
“Il sistema degli scali ferroviari composto da Garibaldi Repubblica, oggi rigenerato nel quartiere di Porta Nuova, e dallo scalo Valtellina-Farini rappresenta una tra le più importanti riqualificazioni urbane al mondo, paragonabile a Canary Wharf a Londra e alla Défense a Parigi”, ha evidenziato Manfredi Catella, Fondatore e Amministratore Delegato di COIMA SGR. “Siamo pronti ad avviare in collaborazione con Sistemi Urbani e il Comune di Milano lo sviluppo della prima fase dello scalo, che avrà il compito di unire Porta Nuova a Farini in un asse strategico della città che potrà continuare attraverso la Bovisa fino ad Arexpo”.
Il masterplan orientativo sarà sottoposto a una fase di consultazione pubblica. Mercoledì 17 aprile, sarà presentato alla città nel corso di un incontro aperto in Sala Alessi a Palazzo Marino e contestualmente, sul sito web scalimilano.vision, sarà aperta la fase di ascolto dei cittadini attraverso la compilazione di questionari. Successivamente, nella seconda metà di maggio, saranno organizzati tavoli di lavoro con i soggetti interessati per restituire il progetto finale alla città, implementato al meglio, entro luglio di quest’anno.