Palazzo Marino lancia l'allarme: se la Regione non alzerà la soglia delle assegnazioni in deroga degli alloggi popolari centinaia di famiglie rischiano di ritrovarsi per strada
E' nuovamente allarme rosso sul fronte dell'emergenza casa. A denunciare una situazione che a breve potrebbe diventare esplosiva è Palazzo Marino che ha comunicato di essere costretto a sospendere le assegnazioni in deroga delle case popolari alle famiglie sfrattate e in condizioni di disagio sociale. Il motivo la decisione di Regione Lombardia di non procedere all'aumento dal 25% al 50% della soglia delle assegnazioni in deroga di case popolari per i nuclei familiari sotto sfratto e in grave disagio economico. |
Gli altri nuclei familiari aventi diritto, per situazione di urgenza e grave disagio comprovati dalla Commissione, rimarranno senza una risposta abitativa ed entro la fine dell'anno potrebbero essere molti più di quelli che attualmente non riusciranno ad ottenere un alloggio e continueranno ad essere ospitati presso strutture di accoglienza o da parenti.
“La situazione è drammatica -ha denunciato l’assessore alla Casa Daniela Benelli del Comune di Milano- ma Regione Lombardia non capisce l’emergenza e continua a ignorare la nostra richiesta, reiterata anche quest’anno dopo il diniego del luglio scorso. Una decisione irresponsabile e immotivata in un momento di grave emergenza abitativa. Abbiamo migliaia di domande presentate, centinaia di richieste già valutate positivamente, ma poche possibilità di assegnare alloggi a queste famiglie. Se la situazione non cambia, è del tutto inutile generare speranze e aspettative”.
Eppure il regolamento regionale del 2004 consentirebbe di innalzare il limite di assegnazioni in deroga dal 25% al 50% per offrire soluzioni abitative a nuclei familiari in situazione di emergenza. Fino al 2013 la Regione Lombardia aveva sempre autorizzato il superamento della soglia; lo scorso luglio invece Regione Lombardia respinse la richiesta del Comune di Milano.
La prospettiva per i prossimi mesi, a meno di un'inversione di rotta da parte della Regione, è che a fronte della disponibilità complessiva di circa 1000 alloggi nel corso dell'anno le assegnazioni in deroga arriverebbero a 250 nella migliore delle ipotesi. Solo ad oggi ne servirebbero almeno il doppio.
E. P.