Da martedì 5 dicembre, la pala d’altare di Tiziano sarà visibile in Sala Alessi a Palazzo Marino
Tiziano, "Sacra Conversazione". Uno splendido regalo quello che l’amministrazione comunale farà ai milanesi in occasione delle festività natalizie. L’opera, che sarà ospitata in Sala Alessi da domani e fino al 14 gennaio, è stata presentata oggi alla presenza del sindaco Giuseppe Sala. A dieci anni di distanza dal primo appuntamento natalizio con l’arte in Comune, l’opera scelta è stata presa in prestito dalla città di Ancona ed è di fatto l’anticipazione di una mostra su Tiziano che si terrà a Palazzo Reale nel 2020. Il sindaco Sala ha ricordato che “abbiamo aggiunto un regalo per la città, per i quartieri” coerenti con l’idea di lavorare “sul centro e sulle periferie”. Infatti, alla Pala Gozzi “abbineremo a un’altra opera che porteremo nel municipio 7 all’emeroteca di via Cimarosa”. Si tratta del ritratto di Francesco II Sforza che si potrà visitare dal 19 dicembre al 7 gennaio. “È un piccolo tassello che aiuta a costruire l’idea della Milano allargata” ha spiegato Sala. |
La tavola è una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura.
L’opera appartiene al tradizionale genere iconografico della pala d’altare definita ‘Sacra Conversazione’: la Madonna con il Bambino appare improvvisamente in un cielo di nuvole in vibrante movimento, infuocato dalla luce magica del tramonto; in basso contemplano sbigottiti la visione San Francesco, a cui era dedicata la chiesa che ospitava la pala, e San Biagio protettore della città dalmata, che indica al committente inginocchiato l’apparizione celeste. Immerso in una calda luce reale, un paesaggio irripetibile, dove spiccano in primo piano le relazioni visive tra i personaggi: ognuno guarda qualcuno sino ad arrivare al Bambin Gesù che a sua volta punta lo sguardo sull’esterno, sullo spettatore, chiamato così ad essere parte attiva dell’opera stessa. Sullo sfondo della rappresentazione, ben visibile, il bacino di San Marco con il Palazzo Ducale e il suo noto campanile.
Un dipinto grandioso che unisce Venezia, Ancona e Dubrovnik: Tiziano sembra suggerire un’alleanza tra i tre più importanti porti dell’Adriatico, sullo sfondo delle turbolenze politiche sul suolo italiano e dell’espansionismo ottomano.
Un nuovo capolavoro di Tiziano nell’elenco delle opere ospitate in Sala Alessi, scelto proprio per celebrare il decennale dell’iniziativa, a testimonianza di come il grande maestro, rappresenti un vero e proprio trait d’union con gli altri grandi autori precedentemente ospitati. Il primo immediato confronto è sicuramente con la Madonna di Foligno di Raffaello, ospitata nel 2013, uno dei primi dipinti dove l’architettura spontanea sullo sfondo viene sostituita con un primo accenno di architettura naturale e umanistica, così come già anticipato da Leonardo, ospitato nel 2009, nella sua Vergine delle Rocce. E un vero e proprio ponte verso Caravaggio, che per primo ha aperto le porte della Sala Alessi nel 2008 passando attraverso Piero della Francesca, ospite illustre del 2016, con cui però Tiziano si pone in discontinuità. E’ tra i primi, infatti, a superare la composizione spaziale quattrocentesca, frontale e statica tipica del maestro di Sansepolcro, attraverso il gioco prospettico paesaggistico e anticipando i chiaroscuri e la dinamicità barocca, di cui Rubens fu maestro, così come si è potuto ammirare nella maestosa pala d’altare “Adorazione dei pastori” di Rubens, ospitata nel 2015.
Grazie ad un importante progetto allestitivo curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno inoltre straordinariamente osservare non solo il capolavoro di Tiziano ma anche il retro della tavola. Una prospettiva inusuale, che permetterà di assaporare l’anima costruttiva della pala fatta di assi di legno rinforzate sul retro con centine costolate, in modo da toccare quasi con mano l’importanza materica dell’opera. Sul retro della tavola sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. La possibilità di ammirare anche il retro della grande pala d’altare consentirà di scoprire come venivano realizzate nel Cinquecento queste opere che tanta importanza e diffusione hanno avuto nella storia dell'arte del nostro Paese.
La mostra è curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale - con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla città di Ancona - Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala e organizzata con Civita. Il catalogo di mostra è a cura di 24 ORE Cultura.
Milano, Palazzo Marino, Sala Alessi Piazza della Scala 2. Ingresso libero
Orari di apertura al pubblico
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30) Giovedì dalle ore 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)
Chiusure anticipate
7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30) 24 e 31 dicembre 2017 chiusura ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30) Festività 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)
Info mostra
Tel. 800.167.619 | www.comune.milano.it mostre@civita.it (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, sabato dalle 9.00 alle 12.00). Prenotazioni possibili solo per le scuole.