Il programma delle mostre 2013, tra tagli ai fondi pubblici per la cultura e boom di visitatori nel 2012

Nel 2012 le mostre promosse dal Comune nelle sue diverse sedi espositive sono state visitate da più di un milione e ottocentomila persone: in primis Picasso, che (con oltre 407.000 visitatori al 31 dicembre scorso) è stata anche la mostra più visitata d’Italia nel 2012. A seguire Cézanne (98.000) e a Tiziano (68.000), che confermano Palazzo Reale come sede espositiva milanese più visitata dell’anno.
Qualcosa di più che una sforbiciata, alla quale l’assessore alla Cultura Stefano Boeri ha reagito rispondendo che il Comune, da parte sua, ha cercato “di offrire proposte di qualità conservando una regia pubblica che assicurasse un palinsesto di valore scientifico e artistico, ma responsabilizzando i privati per l’attivazione di partnership indispensabili per sostenerlo”. E in questo senso ha portato ad esempio la mostra di Bramantino al Castello e Addio Anni ‘70 a Palazzo Reale, per citarne due dello scorso anno, e quella dedicata a Piero Manzoni nel cinquantesimo anniversario della morte (coprodotta dallo Städel Museum di Francoforte e 'Apartheid' con l’Haus der Kunst di Monaco) per citarne una delle prossime.
Idee e spazi del Comune, risorse finanziarie dai privati, tanto per sintetizzare il concetto. Certo sfogliando il programma mostre 2013 non c’è di che lamentarsi.
Si va dall’imperdibile Modigliani e gli artisti di Montparnasse, con in mostra 122 opere di Amedeo Modigliani e degli artisti che vissero e dipinsero a Montparnasse a inizio '900 (da febbraio a giugno a palazzo Reale), alla scultura con mostra Rodin, il marmo e la carne (a settembre), entrambe a Palazzo Reale, passando attraverso una retrospettiva sul calcio meneghino con protagonisti Helenio Herrera e Nereo Rocco, in un percorso espositivo che si sviluppa dagli anni '60 seguendo il filo conduttore di due figure emblematiche, "il mago e il paron", nella storia cittadina e non solo sportiva.
L’idea alla base del programma è di rinforzare "come avevamo annunciato di voler fare un anno fa - ha spiegato Stefano Boeri - la specificità identitaria delle sedi espositive milanesi, già così diverse come edifici e per contesto, ognuna con la propria storia e, dunque, con il proprio genius loci, da rispettare ed esaltare”.
Palazzo Reale, dunque, assecondato nella sua vocazione di sede naturale per le grandi mostre internazionali (oltre a quelle citate ospiterà Pollock, Bob Dylan, Piero Manzoni e una grande mostra, prodotta dal Comune insieme alla Pinacoteca di Brera, dedicata a Bernardino Luini); il PAC, luogo dedicato alla sperimentazione degli artisti contemporanei e ai nuovi linguaggi dell’arte (che nel 2012 ha raggiunto il miglior risultato della sua storia con 125.00 visitatori) dove saranno allestite una retrospettiva dedicata al fotografo canadese Jeff Wall e la panoramica di 50 anni di battaglie per i diritti civili in Sudafrica; la Rotonda di via Besana, trasformata lo scorso anno nel Museo dei Bambini; il Castello Sforzesco, sede nel 2012 della quarta mostra in ordine di visitatori, Bramantino a Milano (65.000 ingressi), che proprio questa settimana ha visto l’inaugurazione della mostra Atomo Luce Energia, che raccoglie 55 opere pittoriche di Renzo Bergamo a più di trent’anni dalla sua ultima esposizione nel capoluogo lombardo.
Non ultimo, a proposito di valorizzazione del patrimonio esistente, a fine anno si terrà al Museo del Novecento una mostra che ripercorrerà la genesi del “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.
Qui (scarica PDF) è possibile scaricare il programma completo delle mostre 2013.
A.Pozzi