A tre anni esatti dall’incendio doloso del palazzetto dello sport di via Iseo si attende ancora il via ai lavori

Nel 2012, in occasione del primo anniversario dell’incendio scrivevamo che il Centro Sportivo sarebbe stato totalmente riqualificato entro l’inizio del 2014: che i tempi si erano allungati perché l’area era stata sottoposta a sequestro, e poi erano seguite le pratiche dell’assicurazione.
“Il palazzetto vero e proprio invece non sarà abbattuto” aveva spiegato l’assessore allo Sport Chiara Bisconti “l’assicurazione ha stimato che l’amministrazione può avere diritto a un risarcimento di 1 milione di euro, pertanto entro 3/4 mesi sarà riaperta la parte a oggi agibile, ovvero la palestra più grossa; mentre tra l’estate del 2013 e l’inizio del 2014 verranno ridisegnati gli spazi del piano superiore”.
Ormai siamo alla fine del 2014, e a mettersi di traverso all’annunciata riqualificazione sono state anche alcune vicende legate all’impresa appaltante, che era Studiodue S.r.l. Unipersonale e che è fallita un mese dopo l’aggiudicazione del bando.
Altro tempo è passato. Poi, il 17 aprile di quest'anno, come recitano i documenti “il Responsabile del Procedimento ha risolto per grave inadempimento e grave ritardo” il Contratto d’Appalto con l’originario aggiudicatario e la Stazione Appaltante “in data 11/06/2014 affida l’appalto de quo al secondo in graduatoria, Global Service Iovino S.r.l. alle stesse condizioni già proposte dall’originario aggiudicatario in sede di offerta”.
Era aprile, e la ditta avrebbe dovuto ritirare le chiavi entro fine maggio, cosa che però ha fatto solo nei giorni scorsi perchè mancava la certificazione antimafia.
Secondo il cronoprogramma pubblicato sul sito di Milanosport i lavori necessari per la rifunzionalizzazione dell’edificio comportavano 90 giorni di lavori; ora il termine per l’ultimazione è stato ridefinito in “83 giorni naturali e consecutivi”, a partire dalla data del Verbale di Consegna dei lavori.
L’importo di affidamento invece, ridefinito sulla base delle opere già eseguite, è pari a € 384.652,06 di cui € 32.310,20 per oneri della sicurezza.
Si sa che la burocrazia rende tutto più difficoltoso e lento. Ma, anche a livello simbolico, tre anni per veder iniziare la ristrutturazione di un edificio vandalizzato dalla mafia non comunica esattamente il concetto di “reazione in tempi brevi”.
A. Pozzi