I dati di Palazzo Isimbardi sull’immigrazione straniera

Quanto alla fotografia della provincia, al primo luglio 2009 il 56,6% degli immigrati complessivi in provincia di Milano - e in particolare il 64,5% della sub-componente irregolare, 45mila unità su un totale di 69mila - viveva nel Comune capoluogo, che accentra così 237mila presenze da Paesi a forte pressione migratoria, ovvero più di un sesto della popolazione complessiva della medesima metropoli.
Capoluogo a parte, all’interno della provincia di Milano i distretti socio-sanitari con le maggiori numerosità straniere al proprio interno sono, nell'ordine, quelli di Sesto San Giovanni (con 21mila unità), Cinisello (con 17mila), Garbagnate Milanese (con 16mila), Legnano (con 15mila), Vimodrone (anch'esso con quasi 15mila), San Donato (con 14mila) e Rho (con 11mila).
Al di sotto delle 10mila unità si collocano poi nell’ordine gli ambiti di Corsico, Magenta, Melzo, Gorgonzola, Rozzano, Trezzo, Abbiategrasso e Castano Primo. Chiudono la graduatoria le zone di Paullo e Pieve Emanuele, con all’incirca 4mila unità a testa, e decisamente in ultimo l’area milanese del distretto di Sant’Angelo Lodigiano (ovvero il singolo comune di San Colombano al Lambro), con solamente 640 unità.
A.P.