Palazzo Marino sostiene che la situazione è migliore rispetto allo scorso anno, ma i dati lo smentiscono

Veniamo, quindi, alle concentrazioni di PM10 e PM2,5 che la rete di rilevamento di Chiamamilano ha misurato dall’inizio dell’anno.
Nei primi ventisette giorni dell’anno il PM10 ha superato la soglia consentita di 50 microgrammi al metro cubo per ben ventuno giorni –senza soluzione di continuità negli ultimi diciassette– per una media giornaliera di 74 microgrammi e ben sette superamenti dei 100 microgrammi, di cui tre il 25, il 26 e il 27 gennaio quando si sono registrati rispettivamente 115, 102 e 111 microgrammi.
Numeri da paura, che, come hanno confermato molti operatori sanitari, hanno fatto impennare nelle ultime settimane i casi di asma, bronchiti, allergie respiratorie e aggravamento di patologie croniche.
Numeri allarmanti, che nonostante i tentativi di minimizzazione poi smentiti dalle decisioni prese proprio oggi, certificano una situazione come ogni anno fuori controllo e pressocchè identica a quella dello stesso periodo del 2009 e del 2008.
Infatti, nei giorni scorsi il Sindaco e il suo vice hanno sostenuto che la situazione dell’aria era migliore rispetto a quella di gennaio 2009. In realtà la comparazione dei dati mostra come i tentativi di minimizzazione messi in atto da Palazzo Marino poggino sul nulla: dall’1 al 27 gennaio dello scorso anno i giorni di superamento della soglia stabilita per il PM10 sono stati 20 (conto i 21 di quest’anno) per una media giornaliera di 78 microgrammi (contro quella di 74 dei primi 27 giorni del 2010). Inoltre rispetto a gennaio dello scorso anno i superamenti della soglia di 100 microgrammi sono stati 2 in più (sette nel 2010 contro 5 del 2009).
I numeri, si sa, possono essere piegati alle convenienze, ma solo quando vengono citati parzialmente e senza termini di paragone.
Beniamino Piantieri