Continuano le critiche sulla gestione del Parco delle Cave da parte del pd di zona 7 e del Comitato per la salvaguardia del Parco

A tracciare il bilancio dell’attuale stato di salute del parco delle Cave è uno dei tanti cittadini che da anni si battono per la tutela dell’area verde fino a pochi mesi fa gestita da Italia Nostra e ora affidata a diversi soggetti (Global Service, Amsa, Università Statale).
Bilancio approfondito punto per punto anche in una lettera aperta inviata ques’estate all’Assessore al Verde Maurizio Cadeo dal Pd del consiglio di Zona 7.
Ma anche i piccoli interventi di manutenzione faticano ad arrivare puntualmente: porte dei servizi igienici rotte da mesi, pontili dei pescatori divelti, reti di recinzione bucate. “Colpa della frammentazione della gestione- denuncia la nostra fonte- Italia Nostra interveniva in tempo reale, ora bisogna contattare i diversi uffici comunali e la burocrazia rallenta enormemente anche i piccoli lavori”. Servizio più scadente e a prezzi maggiorati. Come denunciava qualche mese fa il Pd infatti, la nuova organizzazione comporta una spesa superiore rispetto alla gestione unitaria di Italia Nostra.
L’Assessore al Decoro Urbano Maurizio Cadeo, più volte interpellato sull’argomento, ha sempre difeso l’operato del Comune, sostenendo la validità della nuova gestione, il buon operato del tavolo di lavoro per il Parco istituito all’interno del Comune, e assicurando interventi di riqualificazione non appena saranno disponibili 5 milioni di euro provenienti da oneri di urbanizzazione che andranno interamente alla manutenzione dell’ area verde. Il Parco delle Cave fa parte del grande progetto “Bosco in città” inaugurato nel 1974 dall’allora Sindaco Animasi, che ha portato negli anni alla piantumazione di migliaia di alberi all’interno di un’estensione di 80 ettari di verde. “Dal ’74 ad oggi sono passate giunte di tutti i colori politici ma le cose sono sempre andate bene, fino all’amministrazione Albertini. Con il nuovo Sindaco è prevalsa l’approssimazione e la non programmazione- conclude la nostra fonte- Il fatto poi che il Pgt individui l’area come il futuro West Park dell’intrattenimento, rappresenta un chiaro sintomo del progressivo snaturamento della vocazione paesaggistica del parco”.
G. C.