In attesa degli alloggi pubblici promessi dal Comune gli studenti scelgono sempre più spesso l’affitto in nero

Le uniche notizie certe riguardano la costruzione, nel biennio 2005-2007, da parte di Aler (gestita dalla Regione) di 4000 alloggi in 36 mesi.
Per quanto riguarda il Comune, l’Assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli si è impegnato a realizzare 3380 nuovi alloggi pubblici- con possibilità di affittare anche agli studenti- entro il 2015.
Sulla effettiva e puntuale realizzazione di questo progetto mancano però, fino ad oggi , conferme ufficiali: per l'ufficio Stampa dell’Assessore alla Casa Gianni Verga non ci sono al momento cantieri in corso.
La situazione intanto peggiora di anno in anno.
Per gli studenti fuori sede che decidono di venire a Milano gli affitti sono alti, con spese che vanno da un minimo di 500 euro in su per il privilegio di una stanza singola.
Per chi, invece, ambisce a vivere completamente solo la spesa risulta essere non meno di 600 euro per un appartamento da 30 mq, ovviamente spese escluse.
C’è da aggiungere, poi, che gli alloggi messi a disposizione sono molto spesso fatiscenti, con infiltrazioni e bolle di umidità a “decorare” soffitto e pareti, o con impianti elettrici non a norma.
Il Comune, per combattere l’abusivismo e venire incontro a questi problemi, ha da poco creato l’AgenziaUni che agisce come intermediario tra cittadini privati che desiderano affittare i propri immobili e studenti alla ricerca di un alloggio sicuro, pulito e a un prezzo ragionevole.
Iniziativa apprezzabile e sicuramente idonea a calmierare in qualche misura il mercato, ma che non rappresenta la soluzione definitiva del problema.
Alla quale si arriva solo aumentando in maniera consistente, come peraltro promesso, la disponibilità degli alloggi pubblici.
La situazione attuale rischia infatti non solo di danneggiare la reputazione della città, ma anche di scoraggiare molti studenti dallo sceglierla come sede dei loro studi universitari.
Maddalena Tognana