Le tappe del Piano di Governo del Territorio, dalla sua prima “uscita pubblica” ad oggi

Il tortuoso percorso del piano urbanistico che andrà a sostituire il vecchio Piano Regolatore cominciò ufficialmente nel novembre 2009, con l’approvazione da parte della Giunta Moratti di quello che per molti versi apparve subito un progetto irrealistico ed irrealizzabile per l’intrinseca abissale distanza dalle esigenze della città e dei suoi cittadini.
Nonostante la riduzione delle volumetrie edificabili, l’aumento dell’housing sociale, l’abbandono dell’assurdo progetto per il tunnel Linate-Rho, il Piano rimase sostanzialmente pericoloso sotto molti punti di vista, e ambiguo circa la salvaguardia del Parco Sud, sui cui terreni è rimasto ad aleggiare lo spettro di un sistema perequativo potenzialmente micidiale.
Adottato dal Consiglio Comunale all’alba del 14 luglio 2010, il Pgt fu poi sottoposto al giudizio di associazioni e società civile, che come da regolamento ebbero a disposizione due mesi per presentare le proprie proposte di modifica al Piano. Furono ben 4765 le osservazioni validate dagli uffici e arrivate in Consiglio Comunale per essere discusse. Una partecipazione civile straordinaria, che il centrodestra riuscì a mortificare suddividendo le proposte in soli 8 gruppi tematici secondo dubbi criteri di omogeneità. La discussione si risolse in sole 11 votazioni (furono accolte 201 osservazioni, 147 parzialmente accolte, 4.417 respinte), nonostante la forte contestazione del centrosinistra e di quanti avevano presentato le osservazioni, e nonostante i pareri critici di autorevoli enti pubblici come Asl, Arpa e Sovrintendenza. Fu immediato il ricorso al Tar di 14 consiglieri di centro-sinistra contro le modalità di discussione, giudicate non democratiche e non rispettose del regolamento.
La svolta è arrivata con il cambio della Giunta, e con la promessa del nuovo Sindaco Giuliano Pisapia di fermare un Pgt assolutamente incoerente con le politiche di sviluppo sostenibile della città previste dal nuovo governo di centrosinistra. Detto-fatto: l’8 luglio 2011 la nuova Amministrazione delibera la revoca del Piano e riporta indietro le lancette al 14 luglio 2010, ovvero alla fase precedente la discussione delle osservazioni dei cittadini.
L’ultimo capitolo è cronaca di oggi: la revoca è stata ufficializzata dal voto del Consiglio Comunale. Le osservazioni torneranno in aula a gennaio, secondo nuove modalità di accorpamento in fase di perfezionamento dagli uffici comunali.
Giulia Cusumano