Il Comune taglia le serali, ma aiuta economicamente anche gli studenti che non ne avrebbero bisogno

Si tratta di un credito che dal 2007 il Comune eroga alle famiglie degli studenti delle scuole medie per sostenere le spese per i libri di testo. Un’iniziativa estesa indiscriminatamente a tutti i ragazzi regolarmente iscritti a scuola e residenti a Milano.
Già: nessun criterio di reddito, e contributi anche a chi frequenta le scuole paritarie e private. Tutti i 78 mila ragazzi iscritti riceveranno l’assegno: 200 euro per le prime classi, 80 euro per le seconde e 90 euro per le terze.
I ragazzi che studiano a Milano ma non vi risiedono da almeno il 1 giugno 2007, invece, non hanno diritto al buono comunale.
Un paradosso non da poco, considerando la massiccia presenza di studenti stranieri magari arrivati da poco a Milano e le cui famiglie necessiterebbero come il pane di un sostegno economico per la spesa dei libri.
Un buono che non discrimina per reddito né per tipologia di scuola scelta, ma che discrimina per residenza, non può rappresentare un mezzo appropriato per sostenere gli studenti.
Meglio sarebbe concentrare gli aiuti verso chi davvero ne ha bisogno.
Anche se non è milanese.