I soci di Citylife comprano i propri grattacieli, mettendo al riparo i propri conti

L'ultimo colpo di scena sembrava essere quello dello scorso aprile, quando il progetto del grattacielo affidato a Daniel Libeskind era stato 'congelato', in attesa di momenti più rosei per il mercato edilizio, e indiscrezioni davano in forse anche la realizzazione della torre Hadid.
Due giorni fa la svolta. Le torri si faranno, probabilmente, tutte e tre (quella di Libeskind è al progetto esecutivo), e soprattutto avranno anche sicuri acquirenti. I motivi della rinnovata certezza sono presto detti.
In un'altra area della città votata al rinnovamento cementizio si ripropone così uno scenario analogo a quello che ha visto Unicredit trasferire i suoi uffici nella torre di Cesar Pelli, a Porta Nuova.
Il trasloco della banca ha risposto certo all'esigenza di una razionalizzazione delle sedi, ma negli anni scorsi gli osservatori notavano come trasferendosi a Porta Nuova Unicredit avesse garantito la valorizzazione di uno dei pezzi più pregiati dell'intero complesso, che vedeva come azionista anche le aziende della famiglia Ligresti, a sua volta debitrice per centinaia di milioni nei confronti della stessa Unicredit.
Nel contesto di incertezza dei lavori, con meno della metà degli appartamenti venduti e la data di fine cantiere spostata al 2023, a Citylife la decisione presa in questi giorni rappresenta un passo importante per entrambi i soci, che in realtà si riducono ad uno, la sola Generali.
Allianz infatti decide il disimpegno dal cantiere, comprando per 367 milioni di euro una parte degli edifici residenziali ma soprattutto la torre Isozaki, dove la compagnia di assicurazioni si trasferirà a partire dal 2015. A sua volta Generali rileva la partecipazione di Allianz, diventa l'unico soggetto a portare avanti i lavori e riceve dalla compagnia tedesca 109 milioni. Soldi che le Generali useranno per alleggerire il debito dell'intero cantiere con le banche, arrivato a circa 460 milioni di euro.
Fa parte delle operazioni anche una sorta di scambio delle torri. Fin dall'inizio solo la compagnia del Leone aveva deciso di trasferirsi a Citylife, scegliendo però la torre Isozaki. Ora lo scambio. Il grattacielo di Isozaki, il primo che verrà terminato, sarà la sede di Allianz, mentre Generali si accomoderà nella torre 'storta' di Hadid.
Mentre i primi residenti entrano in queste settimane nel nuovo complesso residenziale, le due compagnie di assicurazione, concorrenti nel campo delle polizze ma alleate in quest'impresa del mattone, accentrano le proprie sedi direzionali, ma approfittano anche per mettere al riparo i propri conti, in un cantiere che è ancora ben lontano dal vedere la fine.
Claudio Urbano