In una lettera al Sindaco i presidenti dei CdZ lamentano che i poteri assegnati sono ancora sulla carta

Il nodo della questione, come del resto era apparso chiaro fin da subito, sembra essere nella dislocazione delle forze in campo, coi tecnici del Comune che dovrebbero spostarsi, se non fisicamente, almeno a livello di competenze e gerarchie, alle dipendenze dirette dei Consigli di Zona.
A novembre dello scorso anno era arrivata però una seconda delibera, coi provvedimenti che dovevano iniziare a muovere realmente le forze in campo. 7 milioni affidati ai 'parlamentini' per l'edilizia scolastica, e altri 7 per la manutenzione del verde, su cui le Zone avrebbero deciso “controllo e priorità di intervento”.
Il trasferimento di competenze era previsto per gennaio 2013, e prevedeva anche un passaggio di personale a disposizione delle ciscorscrizioni: “per il verde sarà decentrato un apposito nucleo di operatori, mentre per l'edilizia scolastica e socio-assistenziale ogni Zona avrà a disposizione un tecnico dedicato”, veniva comunicato all'indomani delle decisioni di Giunta.
A quasi tre mesi pieni dall'inizio dell'anno, però, poco o niente sembra essersi mosso, soprattutto sul versante della manutenzione del verde. E nelle Zone, monta l’insofferenza, non tanto nei confronti dell’Assessore o del Sindaco, quanto piuttosto verso quegli uffici che sembrano ostacolare il benché minimo trasferimento di competenze al decentramento.
Pertanto tutti e nove i presidenti dei Consigli di Zona hanno inviato una lettera al Sindaco e all'assessore Daniela Benelli, chiedendo che il passaggio di poteri non sia solo sulla carta ma diventi effettivo.
La mossa, in cantiere dai primi giorni di febbraio è stata poi rinviata per motivi di opportunità politica e non far cadere la presa di posizione dei Presidenti dei Consigli di Zona nel clima della campagna elettorale.
Nella lettera, spiega la presidente del CdZ 9 Beatrice Uguccioni, si chiede di fare l'ultimo miglio per attuare quanto scritto nelle delibere, perché “non può essere che i tecnici dipendano per metà da noi e per metà dagli uffici centrali”. Tradotto, i presidenti delle Zone, ai quali è passata la competenza sul verde, non possono poi dover aspettare ancora l'approvazione delle Direzioni centrali perché i tecnici sul territorio entrino effettivamente in azione. Non si tratta tanto di spostare i dipendenti comunali nelle periferie, chiarisce la presidente Uguccioni, quanto di stabilire con certezza chi effettivamente è chiamato a decidere.
Per ora, altri presidenti dei Consigli di Zona preferiscono aspettare la risposta di Sindaco e Assessore. Intanto, però, c'è da registrare, nella riorganizzazione complessiva della Giunta, che il Sindaco ha attribuito a sé la delega sull'attuazione del decentramento. Qualcuno nelle Zone spera che l'impegno diretto del primo cittadino serva finalmente a sbloccare resistenze e problemi effettivi nel passaggio di consegne tra centro e periferie più di quanto non sia stato fatto finora.
Claudio Urbano