Nell’assestamento postelettorale si profila uno scontro tra Lega e CL e la contesa non è solo sulla sicurezza

Il dato elettorale registrato dieci giorni fa a Milano indica chiaramente, qui come in tutto il nord, un’avanzata della Lega che ha stupito non solo i commentatori e il centrosinistra, ma anche il PdL, per il quale l’exploit del Carroccio rischia di diventare un problema non solo nella costituzione del Governo nazionale ma anche negli equilibri milanesi.
Rimpasto ancor più rischioso, da un certo punto di vista, poiché alle rivendicazioni non fanno seguito assunzioni di responsabilità nel governo cittadino. Il Capogruppo leghista in Consiglio comunale è stato chiaro in questi giorni: la Lega forte del suo balzo elettorale anche all’interno dei confini cittadini (il 13 e 14 aprile a Milano la Lega ha registrato il risultato migliore dalle Comunali del 1997, ma allora correva da sola sostenendo il secondo mandato di Formentini), ha chiesto un cambio di rotta e non solo sui Rom. Questo rimpasto invisibile però non riguarda solo le rivendicazioni della Lega.
La lotta contro la presenza dei campi nomadi e in generale la questione sicurezza sono stati indubbiamente i principali asset elettorali dei ‘Padani’, capaci non solo di determinare il risultato di cui si sta discettando da oltre una settimana ma anche di dettare l’agenda alla maggioranza e di acuire le fratture all’interno di Forza Italia. Infatti, se a margine del primo Consiglio comunale postelettorale il Capogruppo di Forza Italia ha dichiarato “Da domani rilanceremo i temi della sicurezza, che sono stati nostri, perchè i voti della Lega devono tornare a noi. Vogliamo riprendere quello che è stato nostro”, la componente cattolica degli azzurri, guidata da Garocchio e Brandirali, ha fatto capire di non essere disposta a rincorrere la Lega. Innanzitutto perché verrebbe sconfessata la linea seguita fino ad ora dall’Assessore ai servizi sociali, Mariolina Moioli, in secondo luogo perché, come sostiene un Consigliere azzurro, “Una soluzione sui problema Rom bisognerà trovarla, ma l’opzione zero cara alla Lega è fuori dalla realtà. Si procederà con i rimpatri ma dobbiamo metterci nell’ordine di idee che dei diecimila nomadi presenti a Milano almeno un terzo rimarrà.”
Gli scricchiolii però non provengono solo dal terreno sdrucciolevole della sicurezza.
En passant gli scontenti di Forza Italia, Capogruppo in testa, hanno già lanciato un avvertimento sulla Commissione d’indagine chiesta dall’opposizione sulla riorganizzazione della macchina comunale, le famose consulenze, tanto per intendersi. La votazione avrebbe dovuto esserci nella seduta del 22 aprile. È stata rinviata al 5 maggio e si voterà a scrutinio segreto. È facilmente prevedibile che nei prossimi giorni anche su questo capitolo si aprirà un confronto serrato all’interno del Pdl e soprattutto tra le varie correnti di Forza Italia con la Lega a ritagliarsi un ruolo di ago della bilancia.
Il Capogruppo leghista però è molto attivo anche su uno dei fronti più importanti, mediaticamente meno appariscente della lotta ai Rom, ma indubbiamente di sostanza: l’urbanistica. Dopo la bocciatura da parte del Cavaliere dei grattacieli previsti all’interno del progetto di riqualificazione della vecchia Fiera, la Lega ha calcato la mano. Salvini ha ricevuto dai vertici del Carroccio l’incarico di seguire da vicino la questione sostenendo i comitati che da tempo si oppongono al progetto City Life. Su questo terreno si profila un altro scontro con la corrente ciellina di Forza Italia. Gli uomini di Formigoni e Lupi, con in testa l’Assessore all’urbanistica Masseroli, sono tra i sostenitori più accesi del progetto City Life e dei tre grattacieli che tanto hanno fatto storcere il naso a Berlusconi, Maroni e Calderoli. Non è da escludere che questa vicenda si intrecci con la trattativa sul destino del Governatore lombardo, prima sostenuto nella sua scalata alle poltrone romane dalla Lega e poi, almeno provvisoriamente, stoppato dallo stesso Bossi.
È indubbio, quindi, che nell’incontro tra il Sindaco e il Cavaliere si parlerà anche della situazione di stallo creatasi a Milano oltre che dell’Expo dove la Lega, ancora una volta tenterà di arginare CL, che attraverso FieraMilano si propone di recitare la parte del leone in vista dell’Esposizione del 2015.
Beniamino Piantieri