Palazzo Marino alle prese con le ristrettezze di bilancio spera in una reintroduzione dell’Ici

Le mosse che il Comune di Milano attende da parte del governo sono essenzialmente due: una deroga vera sul patto di stabilità in modo da poter procedere agli investimenti per infrastrutture e una reintroduzione dell’ICI sulla prima casa.
La prima permetterebbe di sottrarsi alla morsa che fino ad oggi ha limitato le spese per le infrastrutture e ha messo in pericolo le realizzazioni necessarie all’Expo, e che nemmeno la precedente Giunta di centrodestra era riuscita a far allentare dal governo “amico”. La seconda permetterebbe di non agire su altre leve della fiscalità locale –addizionale Irpef e Tarsu– che l’Assessore Tabacci ha già ipotizzato di muovere in mancanza di segnali positivi da Roma.
Nonostante i previsti introiti per la cessione delle quote SEA e Serravalle al Comune mancherebbero ancora 400 milioni di euro. Per l’anno prossimo non si potrà contare su maxidividendi e cessioni, anzi bisognerà contabilizzare 100 milioni in meno di trasferimenti statali, oltre ai pagamenti ai fornitori del Comune congelati dalla Giunta precedente e ricaduti su quella attuale.
In questo scenario, che sia la reintroduzione dell’ICI o l’aumento dell’addizionale Irpef i Milanesi dovranno mettere mano al portafoglio.
B. P.