Ancora una procedura d’infrazione per l’inquinamento in Lombardia. Formigoni scarica le responsabilità, ma cosa succederà con i nuovi limiti in vigore dal prossimo anno?

Nulla di tutto ciò.
Nel corso degli anni, nonostante i proclami e le inaugurazioni di stazioni di rifornimento per auto a idrogeno mai entrate in funzione, si sono fatti passi indietro. Fino al 2004 la legge regionale in materia prevedeva il blocco automatico della circolazione privata dopo sette giorni consecutivi di superamento della soglia del PM10. Da quando l’ARPA Lombardia si dotò di strumentazione che non sottostimava più le polveri sottili si passo dal blocco “automatico” agli inutili blocchi programmati con mesi di anticipo.
Dall’1 febbraio del prossimo anno –ovvero tra poco più di tre mesi– la soglia per il PM10 prevista dalla normativa europea passerà da 50 a 20 microgrammi per metrocubo e il numero di giorni in un anno in cui sarà consentito superare la soglia stabilita per le polveri sottili passerà da 35 a soli sette.
Fulmine a ciel sereno, seppur inquinato? Tutt’altro. I nuovi limiti sono noti da almeno cinque anni, come è noto che le infrazioni alla norma che nei prossimi anni verranno imputate alla Lombardia saranno sempre di più.
Con chi se la prenderà allora il Governatore?
Beniamino Piantieri