Torna al Teatro della Cooperativa lo spettacolo scritto da Renato Sarti sulla Risiera di San Sabba
Uno spettacolo difficile da definire, senz'altro bello e soprattutto necessario: l'occasione per rivederlo, o vederlo per la prima volta, si presenta questa ultima settimana di gennaio, in concomitanza con la Giornata della Memoria: "I me chiamava per nome: 44.787" sarà in cartellone al Teatro della Cooperativa di Niguarda dal 25 al 31 gennaio prossimi. Lo spettacolo, scritto e diretto da Renato Sarti, è basato sulle testimonianze di ex deportati della Risiera di San Sabba e ricostruisce la storia dell’unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio. |
Uno spettacolo duro ma d'importanza ineguagliabile, perché, come disse Giorgio Strehler
"Una delle cose più turpi, più tragiche dell’Europa, ma in particolare di questo paese, è il fatto della dimenticanza, di non avere una testimonianza viva, di non tenere vivo il ricordo di alcune cose che sono invece fondamentali".
Conoscere il passato, riconoscerlo, un esercizio indispensabile per chiunque viva il presente e voglia costruire il futuro. La riproposizione di questo spettacolo è senz'altro un'occasione da non perdere.
Il testo ha conseguito la Segnalazione Speciale e il Premio Produzione al 43° Premio Riccione per il Teatro con la seguente motivazione: “… un esempio di teatro-documento, una straordinaria raccolta di incredibili testimonianze, secondo la cronologia degli avvenimenti, durante e anche dopo i fatti, su vittime e carnefici della persecuzione nazista contro le minoranze discriminate di Trieste”.