Il sondaggio: sindaci e cittadini Lombardi preoccupati per la crisi e per i tagli agli enti locali

La preoccupazione non è solo dei sindaci. Infatti secondo un sondaggio sul “sentiment della crisi” dei cittadini e dei sindaci lombardi commissionato da ANCI Lombardia e effettuato dall’istituto Ipsos ben il 76% dei cittadini della nostra regione pensano che nel 2012 i tagli incideranno pesantemente sul proprio Comune –ancor più pessimisti i sindaci che arrivano al 92%.
I tagli ai Comuni si traducono in tagli ai servizi, temuti, annunciati e infine operati dai sindaci soprattutto sulla manutenzione delle strade, del verde, impianti sportivi e sulle attività culturali, cercando di mantenere invariati i servizi assistenziali e alla persona.
L’alternativa dell’aumento di tasse e tariffe pur di mantenere gli standard qualitativi, finora ha trovato applicazione solo dal 31% dei sindaci intervistati e registra una disponibilità sempre più scarsa da parte dei cittadini a farsi carico dei costi aggiuntivi (favorevole agli aumenti è solo il 43% dei lombardi intervistati).
Dove taglierebbero i cittadini, se fossero al posto del sindaco? Secondo gli intervistati sono intoccabili le spese sociali, scolastiche e l’igiene urbana, meno la cultura e le biblioteche, gli impianti sportivi e il verde urbano. Le proposte dei cittadini per affrontare la crisi dimostrano attenzione al dibattito politico in corso e segnalano la propensione alla dismissione del patrimonio pubblico (48%), all’introduzione di una patrimoniale (38%), e alle liberalizzazioni (31%). Molto meno gradita sarebbe invece una riforma delle pensioni (solo il 13%).
Ettore Pareti