In attesa della sentenza della Corte europea, continua il tour di Croci e Simini nei Consigli di Zona interessati dall’ormai storico progetto

A chiamare a raccolta i cittadini è bastata la presenza, piuttosto inconsueta, di ben due assessori, nell’occasione Bruno Simini (Assessore alle infrastrutture e lavori pubblici) e Edoardo Croci (Assessore alla mobilità, trasporto e ambiente). Perché tanto interesse da parte delle due cariche per un genere di assemblea che di solito non riscuote particolare attenzione presso gli assessorati? Questioni di viabilità interquartiere. Non è la prima volta, oltretutto che Simini e Croci si muovono in coppia per progetti questo tipo.
Una posizione ben precisa, invece, il Consiglio di Zona 9 l'aveva già presa quando lo scorso maggio, indicava all'Amministrazione cittadina l'opportunità di sospendere ogni attività e ogni progetto relativo a quei tratti di strada e a quei progetti riguardanti la mobilità su gomma, di cui Eritrea-Bovisasca è uno, che interessano l'area e che agli occhi dei cittadini palesano la malcelata volontà di realizzare pezzo per pezzo quella che un tempo si sarebbe chiamata Gronda Nord.
Come è noto, oltretutto, su tali realizzazioni pende un giudizio della Corte di giustizia europea (a giorni è attesa la sentenza), chiamata a esprimersi sulla mancata valutazione di impatto ambientale (Vedi notiziario n° 241 del 14 maggio 2007): una procedura imposta dalle norme europee per le strade cittadine che superino ristretti limiti di estensione.
Chiamati questa volta a rispondere in Zona 9 (unico Consiglio di Zona milanese a maggioranza di centrosinistra), i due Assessori, accompagnati dagli ingegneri della Metropolitana Milanese (società ce realizzerà l'opera per conto del Comune), si sono soffermati sulla descrizione del progetto che interesserà a breve il tratto che da via Eritrea porta al quartiere Bovisasca (http://www.eritrea-bovisasca.it/).
Ribadendo la ferma volontà di realizzare la strada nei tempi previsti (entro fine 2009), l'Assessore Simini, valorizzando gli aspetti di sostenibilità ambientale, ha voluto rassicurare i presenti che si tratta di un progetto altro rispetto a quello della Strada interquartiere nord (com'era stata ribattezzata la Gronda Nord), circoscritto nei limiti e in sé completo, aggiungendo che “per ogni metro quadro di strada ne verranno realizzati 9 di verde” e che nei lavori sono compresi gli interventi di bonifica dei terreni in nelle aree di via Concilio Vaticano II e via Cascina dei Prati.
Dal canto suo, Croci ha sottolineato i cinque chilometri di piste ciclabili che verranno realizzati contestualmente e che faranno parte dei ventilati interventi in favore della mobilità ciclabile. L'Assessore ai trasporti ha inoltre aggiunto che il progetto “nasce volendo riservare lo spazio necessario a una futura linea metrotramviaria”, sebbene la sua realizzazione non sia ancora prevista.
Tuttavia quando i cittadini, ormai abituati alle promesse delle comunicazioni istituzionali e dopo aver messo in luce una serie di limiti intrinseci al piano, hanno chiesto agli Assessori se si sentissero di escludere l'allacciamento del tratto a altri segmenti consecutivi che in futuro realizzerebbero l'antica Gronda Nord, si sono sentiti rispondere dall’Assessore Croci che “Eritrea-Bovisasca nasce come collegamento fra due quartieri. Per quanto ci riguarda non realizzeremo altri tratti, ma non possiamo garantire per altre amministrazioni e se mai ciò avvenisse sarà dovere del Comune procedere alla valutazione di impatto ambientale. Per il momento non ce n'è bisogno.”
A breve si scoprirà se anche la Corte di giustizia europea è della stessa opinione o non consideri il tratto come naturalmente predisposto a una continuazione. Certo è che così com'è configurata, e come è possibile valutare dal piano, il tratto di strada a due corsie sembra inevitabilmente destinato a un prolungamento pena il congestionamento in quei punti, già decisamente trafficati, in cui la strada veloce ritorna a una corsia e si immette nella rete stradale preesistente. Sono questi, insieme alle risposte mai definitive, i dubbi che rendono i cittadini più che mai sospettosi.
Sulla medesima questione, inoltre, il Consiglio comunale dovrà esprimersi a giorni, a seguito di una mozione sospensiva presentata dalla Lista Ferrante.
Fabio Davite