Il Comune inizia i lavori di bonifica della "Goccia": ma il comitato non ci sta e annuncia la mobilitazione
Quella che viene chiamata dai residenti la "goccia" è una delle aree su cui da anni è in atto una trasformazione che può cambiare la fisionomia di una grande parte della città: al centro di un grosso dibattito che vede contrapposti i residenti e l'amministrazione, ma soprattutto istanze diverse sulla riqualificazione di quella che per quasi un secolo è stata zona di produzione di energia (prima la distillazione del carbone, poi i combustibili derivati dal petrolio) e che dal 1994 è, per così dire, terra di nessuno. Terra inquinata, manco a dirlo, ma anche terra che la natura si è in parte ripresa, come spesso accade quando l'uomo tentenna e lascia andare. |
Il piano non piace a tutti: nel corso degli ultimi anni, parallelamente al percorso portato avanti dall'amministrazione (in particolar modo dall'assessore De Cesaris), il comitato "la Goccia", costituitosi nel 2012, ha tentato più volte di interloquire con le istituzioni con lo scopo dichiarato di impedire un intervento di cementificazione così impattante sull’ambiente e proporre l’alternativa di una “bonifica “verde”, che avrebbe permesso ai boschi recintati dell’area dei gasometri di diventare il parco la Goccia”.
Ora, un po' in sordina, i lavori sono iniziati, almeno su un primo lotto di 40mila metri quadrati: "sarà così restituita ai cittadini una parte di Milano ad oggi gravemente inquinata: vi è stata infatti riscontrata la presenza di metalli pesanti, arsenico, cianuro, idrocarburi ed anche alcuni composti organici cancerogeni. Il progetto di bonifica - predisposto nel rispetto della normativa vigente e valutato con particolare attenzione dagli enti di controllo - è volto a consentire la fruibilità e vivibilità da parte di adulti e bambini di un pezzo di città attualmente abbandonato ed intercluso, ma che in futuro ospiterà un nuovo parco e nuovi servizi" recita il comunicato del Comune di Milano, mentre l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Alessandro Balducci dichiara: “Ad oltre dieci anni dall’inserimento della Bovisa Gasometri nei siti di interesse nazionale, possiamo finalmente festeggiare l’avvio del cantiere di bonifica che darà nuova qualità urbana all’intero quartiere, consentendo di ripensare e far rinascere un pezzo di città affinché risponda alle effettive esigenze del territorio”.
Ma il Comitato non ci sta e avverte: "ricordiamo che tale sbancamento comporta la rimozione della terra presente per la profondità di circa 4 metri con la conseguente distruzione delle alberature (molte di alto fusto) presenti sull’area e portando in superficie a contatto con l’aria tutte le sostanze inquinanti che sono al momento inerti nel sottosuolo" dicono. Nei mesi scorsi il Comitato per il Parco la Goccia aveva promosso un ricorso, pendente in Consiglio di Stato, in merito alla scelta del Comune di bonificare questa area attuando uno sbancamento in profondità, appunto ritenendo che tale provvedimento, avendo omesso la analisi di rischio preliminare alle operazioni di bonifica, risultasse essere in contrasto con la legislazione vigente che tale analisi prevede. Su tale ricorso è stata chiesto un pronunciamento di urgenza della magistratura amministrativa, e il Comitato ha annunciato una mobilitazione per far sentire ancora una volta la propria voce sul tema e, chissà, tentare di correggere il tiro in extremis: l’appuntamento per chi volesse aderire alla protesta è per lunedì 28 settembre, dalle 17 alle 20 davanti a Palazzo Marino a Milano.