Si moltiplicano le intimidazioni mafiose in città, ma anche gli incontri e le manifestazioni per combatterle, in attesa della commissione antimafia

A ottobre era bruciato il Centro sportivo di via Iseo in zona 9, colpito poi in novembre da un furto di 5mila litri di gasolio, e a dicembre da atti vandalici all’impianto idraulico che hanno causato la fuoriuscita d'acqua e il conseguente allagamento del palazzetto.
Poi gli atti vandalici contro sedi del Pd, la bomba carta di pochi giorni fa in via Lope de Vega a Quarto Oggiaro (zona 8), per non dire del racket degli alloggi a Niguarda..
“Gli episodi che si sono verificati disegnano un contesto preoccupante. Qualcuno vuole condizionare il libero associazionismo oltre che il commercio. Bisogna saperli difendere e diciamo basta a ogni forma di indifferenza”, ha detto il presidente Dalla Chiesa. L’obiettivo del Comitato, con le Zone, è “fare vedere che non c'e' un clima di indifferenza e che l’amministrazione promuove una Milano libera dalla mafia”: dal canto loro, le Zone annunciano iniziative con il quartiere, come quella che si terrà lunedì 16 gennaio alle ore 21, Giù le mani dalla città - Milano contro racket e mafie.
L’appuntamento è presso il Teatro della Cooperativa di via Hermada 8; all’incontro interverranno Giulio Cavalli, David Gentili, Marco Granelli, Mirko Mazzali, Marco Del Toso, Nando Dalla Chiesa, Don Gino Rigoldi. Un'occasione per confrontarsi e capire cosa fare per combattere il fenomeno delle infiltrazioni nel territorio, per ribadire una volta di più che la nostra città è un bene comune da difendere, anche perchè, come ha dichiarato Dalla Chiesa “dove il problema delle infiltrazioni mafiose è stato negato il problema è cresciuto”.
A brevissimo poi, arriverà la costituzione della tanto agognata Commissione comunale Antimafia, più e più volte affossata dalla precedente amministrazione e annunciata a più riprese nei mesi scorsi da Giuliano Pisapia.
A. Pozzi