Una linea telefonica attiva 24 ore su 24, percorsi di recupero, consulenza legale, interventi. Comune e Regione oltre ai controlli investono sulla prevenzione per arginare la ludopatia
Continua la battaglia del Comune di Milano contro la diffusione delle ludopatie. Dopo la fase della limitazioni alle aperture e agli orari, sviluppata nel 2014 e nel 2015 sulla scorta della Legge regionale 8/2013, Palazzo Marino avvia anche una serie di strumenti di ascolto, prevenzione e accompagnamento in percorsi di recupero per tutti coloro che sono rimasti intrappolati in quella che, anche dal punto di vista clinico, è ormai considerata una vera e propria dipendenza. |
Queste sono le prime due azioni sviluppate nell’ambito di cinque nuovi progetti volti alla prevenzione e al contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nei quali il comune impiegherà 50.000 euro che si aggiungono ai 200.000 messi a disposizione da Regione Lombardia.
Su questo fronte, infatti, Regione e Comune stanno collaborando da tempo e come hanno affermato all'unisono l'assessore alle Politiche sociali del Comune, Majorino, e l'assessore regionale all'Urbanistica, Beccalossi, presentando l'iniziativa, entrambe le istituzioni condividono questa battaglia a fianco dei cittadini "che non devono sentirsi abbandonati".
I servizi che verranno lanciati a breve prevedono lo sviluppo di centri di ascolto dedicati, campagne di sensibilizzazione, spazi di accoglienza e sostegno dedicati alle famiglie dei giocatori patologici, l’offerta di consulenza legale, psicologica ed economico-finanziaria per la gestione di situazioni debitorie, nonché l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione in spazi di aggregazione per anziani.
Verrà effettuata anche una mappatura dei luoghi sensibili per il gioco d’azzardo per individuare le aree più a rischio. anche le scuole saranno protagoniste attraverso una serie di iniziative di prevenzione.
Intanto prosegue l'opera di controllo da parte della Polizia Municipale che da gennaio a ottobre ha effettuato 4.600 ispezioni riscontrando nel 10% dei casi il mancato rispetto degli orari di accensione delle slot. Mentre, come ha sottolineato l'assessore Beccalossi, nel 2014 in Lombardia le slot sono calate dell'11,2% rispetto all'anno precedente e i pubblici esercizi dotati di macchine per scommesse è passato sa 16.000 a 14.700.
Ma la battaglia è ancora lunga e a condurla sono gli enti locali, come ha insistito l'assessore Majorino "Non è possibile vivere in un paese dove lo stato fa i soldi con il gioco d'azzardo e poi le istituzioni locali devono trovare i modi e le risorse per far uscire le persone dalla ludopatia".
E. P.